Il 14 gennaio ad Amatrice la presentazione del nuovo volume di De Nicola

Dopo le due biografie dedicate al principe Potenziani e al deputato Pasquale Lugini, un nuovo lavoro di Andrea Di Nicola viene ad arricchire il patrimonio storiografico reatino e sabino. L’opera fresca di stampa si intitola «Le vie dei commerci sulla Montagna d’Abruzzo nel basso Medioevo: Norcia, Amatrice, L’Aquila, Rieti», e verrà presentata sabato prossimo 14 gennaio ad Amatrice, alle ore 16, presso il salone conferenze del Polo Agroalimentare di piazza S. Francesco.

Ad illustrare l’opera dello storico reatino saranno la professoressa Paola Pierucci dell’Università «G. d’Annunzio» di Pescara, Walter Capezzali presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, e Antonio Cicchetti consigliere regionale del Lazio grazie al quale sono stati trovati i fondi per la pubblicazione. Gli onori di casa saranno fatti dal sindaco Sergio Pirozzi e dal vice sindaco Pier Giuseppe Monteforte.

L’opera di Di Nicola, che attualmente è impegnato come Cultore della materia presso il Dipartimento di Economia dell’Università «G. d’Annunzio» di Pescara, rappresenta un ritorno al Medio Evo, il suo campo di indagine prediletto, e in particolare ai commerci in Italia centrale che in quel periodo (il Quattrocento) erano molto più fiorenti di quanto si possa immaginare. Di Nicola ha già dedicato di recente diversi e corposi saggi a questo argomento (come quelli su Amatrice e su Leonessa); questa volta però egli ricostruisce la dinamica degli scambi commerciali partendo da un punto di osservazione esterno al Reatino: la vicina città di Norcia dove a fine giugno si svolgeva una imponente fiera che richiamava mercanti da tutta Italia.

Grazie a questo punto di osservazione esterno e alla consultazione di una marea di documenti inediti scovati negli archivi di Firenze, Fermo, Norcia, Spoleto, L’Aquila, Napoli e Perugia, l’Autore ricostruisce la rete delle rotte seguite dai mercanti fornendoci dettagliate informazioni su ognuno di essi (e sono centinaia) e seguendoli lungo i percorsi che da Rieti, dall’Aquila, da Ascoli, da Amatrice, appunto, li portavano a Napoli, a Foggia, a Camerino, a Firenze, a Venezia.

Un quadro, potremmo dire in affresco, del tutto nuovo nel panorama della ricerca storica reatina che, come lo stesso Autore precisa nella sua nota introduttiva, intende colmare in parte anche questo grave vuoto storiografico. In tal modo, scrive la professoressa Paola Pierucci nella prefazione al volume, quello di Di Nicola non è un libro di storia locale ma un libro perfettamente inserito in un ambito molto più prestigioso e autorevole.

One thought on “Il 14 gennaio ad Amatrice la presentazione del nuovo volume di De Nicola”

  1. maria laura petrongari

    Questi saperi divulgati da persone che hanno un amore vero per la storia di chi li ha preceduti ci sollevano tutti dal gravoso compito dell’indagine capillare che non abbiamo il tempo e le competenze per poter fare in prima persona e perciò la cittadinanza dovrebbe rendere merito allo studioso per ciò che ha realizzato per noi. Questo testo di Andrea Di Nicola merita di essere divulgato per ritrovare ognuno un poco delle proprie radici e per capire perciò chi siamo e perchè siamo quì in questi territori. Costruire il futuro passa anche attraverso i segni del passato.Le idealità infatti di noi presenti e operanti nell’oggi devono necessariamente potersi giovare di tracciati già percorsi oppure da individuare perchè gli ideali diventino realtà.Ciò vale in campo economico, morale, artistico, politico, religioso sociale e così via.Il mio pensiero va allo zio di mia madre Don Oreste Pandolfi Arciprete studioso oltre che Parroco,membro della Storia Patria e autore di interessanti libri anche sulla vallata di Castel sant’Angelo.La Via Salaria che collegava i territori dell’entroterra appenninico passando sotto Amatrice era non solo via dei commerci ma anche di unione di culture che hanno dialogato tra loro lì dove i territori delle Diocesi del Lazio e dell’Abruzzo confinavano.Questo libro di Di Nicola dev’essere per me spunto per praticare nel poco tempo libero che posso ritagliarmi nelle mie giornate tra lavoro e famiglia, una migliore conoscenza delle ragioni di chi mi ha preceduto e capire meglio la popolazione di cui faccio parte.
    maria laura Petrongari

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