I Volontari per Forza e la panchina “della Misericordia”

A far scattare tutto è stata una foto su Facebook. L’aveva pubblicata l’instancabile Benito Rosati: una panchina un po’ malandata, ma non da buttare. «Basterebbe molto poco: un po’ di carta vetrata, un barattolo di impregnante per legno e un pennello. Ci troviamo a Fonte Colombo. Come al solito ci perdiamo in un bicchiere di acqua».

Inutile dire che Benito si è detto disposto ad impegnarsi in prima persona per il recupero, a patto di trovare uno “sponsor”. Che si è fatto avanti nel giro di pochi minuti: a dare sostegno all’impresa ci ha pensato la Confraternita di Misericordia di Rieti.

Così, ottenuti gli opportuni permessi, i “Volontari per Forza” si sono messi all’opera incuranti del gran caldo. Benito, Alfredo e Ugo hanno smontato le tavole, verdi di muffa, le hanno carteggiate con cura, e dopo averle rimontate le hanno trattate con una generosa mano di impregnante.

Il tutto in poche ore di lavoro diluite su tre giorni, per la spesa di poche decine di euro.

«Noi ci siamo sempre quando c’è da fare la nostra parte» sorride soddisfatto Benito. E la lezione è sempre quella: «Se ognuno si mettesse a pulire l’angolo vicino casa, si potrebbe tenere pulito tutto quanto il mondo».

Soddisfazione anche dalla Confraternita di Misericordia: «Quando abbiamo visto l’immagine su Facebook – spiega il governatore Fabio Spaccini – non abbiamo esitato un attimo a farci avanti e sostenere questa piccola spesa. Come confraternita cerchiamo di andare “in soccorso” della città in tutti i modi possibili».

«Ci ha attratto una cosa in particolare: quando si parla dei santuari francescani – sottolinea Spaccini – si fa troppo spesso una lettura in chiave turistica ed economica. Qui c’è stata l’opportunità di un approccio diverso. Si è pensato alle persone, al bisogno semplice, ma necessario, di sedersi. Si può stare appena fuori il santuario per riposarsi un poco, per leggere, per ascoltare i propri pensieri. Per fare un primo passo dalle parti dello spirito».