I Sindacati sul camper della Municipale: tutto normale?

«Non siamo rimasti stupiti più di tanto, visti i precedenti acquisti effettuati dal Comando della polizia Municipale di Rieti (vedi celebre natante), quando, sul finire del 2011, venimmo informati che il Comando si era dotato addirittura di un camper finemente serigrafato. Ci siamo ovviamente chiesti, retoricamente, quale funzione indispensabile dovesse svolgere. Domanda più che legittima, visto che “il mezzo” venne esposto in occasione della festa di S. Sebastiano nonché in occasione della manifestazione “ONDEROD” tenutasi il 27 aprile presso Piazza Vittori e non si ha notizia di qualsivoglia altro servizio svolto su strada dallo stesso per tutto il 2012 e gran parte del 2013». A dichiararlo in una nota Gianni Ciccomartino, Segretario Generale FP CGIL Rieti​​​ e Valter De Santis, Segretario UIL FPL. ​

«Parrebbe – spiegano i due sindacalisti – che il problema fosse la mancanza di copertura assicurativa del mezzo. Certo, pagarlo in anticipo sì, ma assicurarlo prima ancora di intestarselo è proprio complicato! Nulla di nuovo, pensammo, visto che il celeberrimo natante dovrà impiegare oltre 20 anni per percorrere, su acqua, la stessa strada che ha percorso (su gomma) per essere esposto a Riccione in un evento dedicato alle Polizie Municipali. Operazioni di immagine, ci dicemmo, in cui si spendono decine di migliaia di euro a fronte di una utilità collettiva pari a zero. Tanto sarebbe bastato perché in un paese civile chiunque, e non due sindacalisti di provincia, si fosse interrogato su come vengono utilizzati i fondi pubblici, a maggior ragione in tempi di crisi. Ma tant’é».

«Recentemente (estate 2013) invece siamo stati smentiti dall’iniziativa “camper nelle frazioni”. Hai visto mai che ci siamo sbagliati? Che magari abbiamo formulato giudizi preconcetti su uno strumento che forse a suo modo un minimo utile può essere? Quello che ci ha meravigliato e ha stimolato la nostra curiosità – dicono Ciccomartino e De Santis – è stato il fatto che la targa indicava in maniera inequivocabile che il camper in questione era stato acquistato “usato” e doveva risalire perlomeno al 2008. Perché un’Amministrazione pubblica acquista un mezzo usato, attraverso quali mezzi di evidenza pubblica? Come si fa in questo caso una scelta comparativa consapevole? Come si sceglie il contraente? Andando a leggere gli atti ci rendiamo conto della triste realtà che è quella che asetticamente riportiamo di seguito».

«Il Camper in questione è stato immatricolato nel 2008 da tale Cascioli Bruno, padre della Dott.ssa Sonia Cascioli, attuale consigliere comunale e da tempo convivente del Comandante Aragona Enrico. In data 29 dicembre 2011 tale “Tiberi S.R.L.” (di Frosinone) rimette, a mezzo mail indirizzata direttamente al Comandante Aragona (e mai protocollato), apposito preventivo per la fornitura del mezzo in questione (34.200 euro). Sul punto non si riscontrano atti di eventuali indagini di mercato ne tantomeno inviti alla “Tiberi Srl” a presentare una offerta. Solo in data 16 gennaio 2012 il mezzo viene intestato alla “Tiberi S.R.L.” a seguito vendita da parte di Cascioli Bruno. In data 24 gennaio il Comandante Aragona richiede al settore finanziario di procedere all’acquisto del camper in questione. In data 31 gennaio 2012 il Dirigente del settore finanziario produce apposita determinazione dirigenziale di affidamento della fornitura e per l’impegno di spesa necessario. In diverse Tranche (l’ultima il 21 giugno 2012), viene pagato il corrispettivo stabilito alla Tiberi Srl. Solo in data 3 settembre 2012 il Camper viene intestato al Comune di Rieti. Ad ognuno – proseguono i due sindacalisti – il giudizio che la vicenda merita».

«Non esprimiamo valutazioni di nessun genere su ipotesi di rilevanza penale o amministrativa» concludono Gianni Ciccomartino e Valter De Santis. «Crediamo soltanto, che chi in qualche modo esercita pubbliche funzioni debba avere sempre ben chiaro quali sono i limiti del proprio agire, che non sono soltanto necessariamente quelli stabiliti dalla legge. Sono i limiti derivanti dal rispetto che si deve ai cittadini che si dovrebbero servire e non trattare da sudditi. Per questo crediamo che il Comandante Aragona farebbe bene, a fronte dei fatti così come impietosamente rappresentati dagli atti amministrativi esistenti, a chiedere scusa ai reatini e a rassegnare le proprie dimissioni».