I Pendolari scrivono al Prefetto Crudo: «ci aiuti a garantire il diritto alla mobilità previsto dalla Costituzione»

Non sembrano diminuire i disagi per i pendolari reatini. E, anche considerando che in passato «grazie all’interessamento della Dott.ssa Marolla e del Dott. Grieco» si è ottenuto qualcosa, il Comitato dei Pendolari ha scritto una lettera al Prefetto Valter Crudo chiedendo un suo intervento «volto a sensibilizzare le aziende dei vari vettori coinvolti nel trasporto, relativo a Rieti, e la Regione Lazio».

«La situazione del trasporto pubblico nel reatino è alquanto precaria – ricondano i pendolari – il collegamento ferroviario per Roma, via Terni, è poco sfruttato, l’interscambio gomma-ferro presso la stazione di Fara Sabina soffre di evidenti carenze strutturali e di inaffidabilità della linea ferroviaria Fl1, la situazione dei mezzi Cotral, nonostante il risanamento aziendale in atto, è ormai al limite».

E a settembre, «con il ritorno dell’orario scolastico e l’aumento della richiesta da parte dell’utenza, potrebbero aumentare i disagi per gli studenti, molti minorenni, e per i lavoratori. L’arrivo dei nuovi pullman sta subendo un notevole ritardo a causa di errori, ricorsi e lungaggini burocratiche».

«Per questo motivo – precisano dal Comitato – abbiamo richiesto un incontro alla Regione Lazio, unica azionista Cotral e titolare del Contratto di Servizio con Trenitalia, per valutare e programmare misure alternative in grado di gestire eventuali emergenze, senza però ottenere risposta».

La nostra proposta, che prevede un affitto temporaneo di pullman o il subaffido di alcune tratte, già previsto dalla normativa europea e dalla stessa Regione Lazio, è sostenuta da oltre 800 pendolari, firmatari della nostra petizione.

Un’istanza promossa per vedere garantito il «diritto alla mobilità previsto dalla Costituzione».