Halloween, festa di Satana?

Ci siamo già occupati di Halloween, rilevandone le origini pagane cristianizzate e cristiane ripaganizzate; abbiamo anche sottolineato come la Chiesa abbia inconsapevolmente favorito l’attecchire di queste tradizioni consumistico-paganeggianti in ragione del disinteresse per l’aspetto antropologico-popolare e per il giusto rilievo liturgico e sacramentale da dare alla festa di Ognissanti e della commemorazione dei fedeli defunti.

Ma Halloween ha anche un’altra faccia, meno semplicistica e più inquietante, che spesso in modo subdolo si annida nelle apparentemente innocue festicciole per bambini o nelle serate in discoteca.

La festa ritenuta la più importante dai satanisti, il capodanno magico, uno dei quattro sabba delle sette sataniche, durante le quali si compiono sacrifici animali e umani, in varie parti del mondo, soprattutto in Europa.

Trae origine da un’antichissima celebrazione celtica diffusa nelle isole britanniche e nel nord della Francia, con cui i pagani adoravano una delle loro divinità, chiamata Samhain, signore della morte. Era considerata una delle feste centrali, e dava inizio al capodanno celtico. La notte del 31 ottobre in onore del sanguinario dio della morte veniva realizzato, sopra un’altura, un enorme falò utilizzando rami di quercia, albero ritenuto sacro, sul quale venivano bruciati sacrifici costituiti da cibo, animali e persino esseri umani.

Di quest’ultima crudele e sanguinaria usanza dà testimonianza lo stesso Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico (libro VI, 16), così come Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXX, 13), in cui parla di «riti mostruosi», e Tacito nei suoi Annales (XIV, 30), che definisce i sacrifici umani praticati dai druidi come «culti barbarici».

I Celti ritenevano che Samhain, in risposta alle offerte di tali olocausti, autorizzasse le anime dei morti a ritornare alle proprie case in quel giorno di festa. Per questo motivo i pagani nordici ritenevano che fredde e oscure creature riempissero la notte vagando e mendicando tra i vivi. È da tale credenza, peraltro, che deriva l’uso odierno di girovagare nel buio, la notte di Halloween, vestiti in costumi che imitano fantasmi, streghe, elfi e creature demoniache.

Anche la celebre espressione “trick or treat”, tradotta con l’innocente “dolcetto o scherzetto”, è parte dell’antico cerimoniale pagano. Venivano chieste offerte (treat) sotto la minaccia dell’ira di Samhain e della sua maledizione divina (trick), in caso di rifiuto. «Offrite sacrifici a Samhain, o subirete i suoi castighi», questo si continua inconsciamente a chiedere, oggi, con l’apparentemente scherzoso «dolcetto o scherzetto».

L’usanza di chiedere offerte al dio della morte diventava, in passato, anche un metodo per identificare i cristiani che si rifiutavano di onorare la divinità pagana, e che per questo subivano, a volte, odiose ritorsioni.

Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare, in alcune sette, in sacrifici rituali, rapimenti e violenze. Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti si moltiplicano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l’avvio allo spiritismo e alla stregoneria.

Un’analisi postuma dei titoli dei giornali degli ultimi anni ha fatto notare come vi sia proprio nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre uno spaventoso aumento di incidenti e di morti, non solo sulle strade.

Spiegazione logico-razionale: c’è più gente in giro e aumentano comportamenti rischiosi e sconsiderati soprattutto a seguito di bevute e uso di sostanze psicotrope.

Domanda illogico-irrazionale: e se non fosse solo per questo?