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Greccio ricorda Giovanni Paolo II

Nel quarantennale della sua visita in Valle Santa, Greccio ha ricordato con affetto e riconoscenza la figura di Giovanni Paolo II

Il tema dell’ascolto, il valore della parola, la capacità di gridare, anche con il proprio corpo, la fede e la credibilità della testimonianza cristiana, sono i temi trattati nell’omelia di padre Domenico, guardiano del Santuario di Greccio, nell’Eucaristica concelebrata con padre Pasquale e il diacono Giuseppe, del pomeriggio del due gennaio 2023, al santuario di Greccio, nel ricordo di san Giovanni Paolo II.

Il santo Papa visitò Rieti e Greccio il 2 gennaio 1983, a chiusura degli 800 anni dalla nascita di san Francesco, un anniversario che la Chiesa festeggiò con grande impegno nel 1982. Quarant’anni dopo, un altro anniversario inizia con il 2023, gli 800 anni del presepio di Greccio con il quale il santo volle manifestare la semplicità e la povertà in cui nostro Signore decise di nascere sulla terra.

Voce di uno che grida nel deserto”, è l’immagine giovannea del vangelo proclamato oggi, un’immagine che nell’omelia ha evocato con immediatezza la figura di papa Wojtyla, un Pontefice che fece giungere la sua voce in ogni parte della terra, utilizzando al meglio i mass media e facendosi presente e attivo comunicatore anche nelle condizioni difficili che hanno segnato gli ultimi anni del sua vita, mai tradendo, ma sempre rafforzando, il programma del suo pontificato, ben sintetizzato dalla forte affermazione Non abbiate paura. Aprite le porte a Cristo.

La voce profonda quanto tenera, rassicurante quanto decisa di papa Giovanni Paolo II, che risuonò tanti anni fa nella valle ai piedi del santuario, fece breccia nei cuori e nelle menti dei tanti grecciani presenti, ricordi indelebili che in qualche modo sono stati richiamati al termine della liturgia da un video appositamente realizzato con le numerose immagini che Angelo Ilari, il sindaco di Greccio dell’epoca, ha messo a disposizione dell’amministrazione e della fraternità francescana.

L’impatto emotivo delle foto, arricchite da una melodia di indubbio riferimento francescano, ha dato ancora più valore all’omaggio multimediale preparato, un contributo preceduto dalle belle parole dell’attuale sindaco di Greccio, Emiliano Fabi. Il sindaco, portando il saluto dell’amministrazione, è intervenuto sottolineando alcuni passaggi del messaggio pronunciato dal Papa, in particolare quello riferito alla pratica delle virtù della parsimonia e del distacco, e quello dell’invito del Verbo incarnato a fare esperienza dell’amore infinito, fonte di perdono e di una vita nuova.

L’appello del sindaco ai valori della pace e della convivenza, della solidarietà, della giustizia e del perdono, hanno suscitato una consapevolezza, più o meno evidente, tra i partecipanti, in merito ad un filo rosso condiviso che è sembrato toccare tutti, una sorta di legame che indubbiamente è collegato al rapporto di ciascuno con san Giovanni Paolo II, testimone autentico della fede che con le sue opere e parole continua ancora oggi a trasmettere il volto vero del Signore Risorto.

Foto Facebook Assessorato al Turismo Comune di Greccio