Ambiente

Grande partecipazione per il recupero del Rifugio La Forca di Varco Sabino

Un centinaio di persone sono salite fino a quota 1300 slm per l’inaugurazione del Rifugio situato in località Le Forche ristrutturato con un intervento di recupero conservativo ad opera della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia

Un centinaio di persone sono salite fino a quota 1300 slm per l’inaugurazione del Rifugio situato in località Le Forche ristrutturato con un intervento di recupero conservativo ad opera della Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia con il determinante apporto dell’Associazione Culturale “La Forca” guidata da Fabio Di Nicola che con una squadra di volontari ha condotto a termine i lavori durati per circa due anni.

«Si è trattato di un esperimento di successo che vorremmo replicare con il manufatto antistante che potrebbe essere recuperato come ostello di alta quota», è stato il commento di un visibilmente soddisfatto presidente Ricci che ha dato impulso all’iniziativa.

La struttura in stato di abbandono è stata concessa in uso gratuito dal Comune di Varco proprietario del bene alla Riserva Naturale affinché la rendesse di nuovo fruibile; da qui il coinvolgimento dei volontari di Fabio Di Nicola che con ostinazione hanno portato a termine i lavori. Alla iniziativa ha voluto assicurare la presenza il vescovo Domenico Pompili, di casa sulle montagne del Salto Cicolano, che ha manifestato apprezzamento per la cooperazione che si è instaurata tra enti pubblici e privato sociale per il bene comune.

Presente con la sua amministrazione anche il sindaco di Varco, Gabriele Maglioni, anche lui molto contento per l’iniziativa e disponibile ad assecondare il tentativo di estendere la cooperazione anche ai restanti manufatti realizzati in zona.

Il rifugio è situato sullo spartiacque in convergenza di un percorso che parte da Varco Sabino e di due sentieri, uno dei quali è denominato Laudato si’, che salgono sul Navegna da Ascrea a due terzi di strada, un punto nevralgico per una sosta ed una ripartenza per la conquista della vetta della montagna che dà il nome alla Riserva Naturale.