Gomma-Rotaia, Rieti Virtuosa: «fallimento senza vera partecipazione»

Ancora una volta ci troviamo ad assistere alla dimostrazione della scarsa capacità della politica locale, sindacato compreso, di far valere le ragioni del territorio. E’ quanto accaduto in occasione della presentazione della sperimentazione gomma-rotaia, durante la quale è andato in scena un teatrino squallido e chiassoso, in cui le vere aspettative dei pendolari  (studenti e lavoratori) e dei dipendenti Cotral sono state totalmente disattese. Il che non è solo sbagliato dal punto di vista del metodo, ma perché se vi fosse stato l’ascolto delle ragioni degli interessati sarebbero emersi tutti quegli elementi (carenza e obsolescenza bus, disagi alla stazione di Passo Corese e relativamente alle coincidenze e alle barriere architettoniche, riduzione delle corse, costi aumentati, ecc..) che allo stato attuale trasformano una scelta che potrebbe essere positiva in un totale fallimento. Tutto questo senza dimenticare gli interrogativi ancora senza risposta e le ombre che aleggiano sul deposito Cotral, argomento “tabù” anche nel corso di quest’ultima riunione.

Il Movimento civico Rieti Virtuosa ritiene che i sindacati debbano fare un “mea culpa” per avere firmato l’Accordo sul Piano del Trasporto Regionale che l’assessore Civita – con gran gusto – ha rinfacciato all’assemblea di venerdì sottolineando che la democrazia era garantita, visto che sull’accordo c’è la firma dei sindacati. E se è vero che la firma è arrivata dai rappresentanti regionali dei sindacati nonostante – così è emerso dall’incontro – il parere contrario dei lavoratori Cotral e di alcuni loro rappresentanti sindacali locali, la questione è veramente gravissima.

Purtroppo  è evidente che quella firma ponga un problema reale, avendo reso il piano qualcosa di legittimamente concordato secondo i parametri della Regione e dunque, non più discutibile in termini di rispetto dei principi elementari della “democrazia”. Tuttavia è anche vero che i sindacati non esauriscono la società civile.

“Fatti fuori” i sindacati locali, ci si sarebbe almeno aspettato di vedere ascoltate le ragioni espresse da chi tutti i giorni affronta la tratta Rieti-Roma, ossia il Comitato che rappresenta i pendolari reatini oltre naturalmente ai dipendenti Cotral. Un Comitato che è stato sì ascoltato, ma non tenendo conto delle indicazioni che aveva fornito, né sembra sia stata definita alcuna forma per rendere stabile la rappresentanza dei pendolari.

Stendiamo un velo pietoso sul sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, che ha mostrato ancora una volta di non credere nella vera partecipazione dei cittadini, tanto da aver ringraziato ampiamente l’assessore Civita, perché a due giorni dall’avvio della sperimentazione è venuto di persona a comunicare un dato di fatto, su cui l’opinione contraria della sala già si sapeva che non avrebbe avuto alcun peso. Un sindaco che non ha trovato di meglio da fare che lamentarsi dei toni, dicendo che era per suo interessamento che i cittadini avevano avuto l’opportunità di discuterne, esplicitamente intendendo che non rientra nei doveri del primo cittadino occuparsi dei fatti che riguardano i suoi elettori, bensì trattasi di “generosa grazia”.

Un’assemblea bruttissima, che non ha portato a nulla ed in cui è stato solo annunciato da Civita che la sperimentazione si farà. Punto. Mentre alcun accenno è stato fatto a quali meccanismi e sistemi di verifica siano stati pensati per valutare la sperimentazione.

E reduci da tante altre “sperimentazioni” pluriennali, basti pensare a quella sulla raccolta differenziata cittadina che dura da 5 anni, quest’ultimo punto ci appare tutt’altro che secondario.