Azione Cattolica

Gli acierrini in festa per il cinquantesimo: ricordi, entusiasmo e un giornalino stampato per l’occasione

Sono cinquant’anni che in Italia si conosce l'ACR nell’associazionismo ecclesiale: per Rieti è toccato alla parrocchia Regina Pacis accogliere la festa degli acierrini diocesani

La maggior parte di quelli riuniti, sabato pomeriggio, a Regina Pacis, erano di età compresa tra i 5 e i 14 anni. Ma i loro educatori e altri presenti alla festa, e magari diversi dei loro genitori, di ACR hanno sentito parlare da più tempo. Perché sono cinquant’anni che in Italia si conosce questa sigla nell’associazionismo ecclesiale.

C’erano stati qualche settimana fa i festeggiamenti a carattere nazionale per l’articolazione nata, con questa struttura e questa denominazione, con il nuovo Statuto che l’Azione Cattolica Italiana si diede nel 1969, creando un’associazione unitaria composta dai due Settori di giovani e adulti (superando le precedenti quattro “unioni” di Uomini, Donne, Gioventù maschile e Gioventù femminile) e dalla nuova articolazione che unificava le precedenti “sezioni minori” appunto in quella che si chiama Azione Cattolica dei Ragazzi. Festeggiamenti proseguiti poi a livello diocesano. E per Rieti è toccato alla parrocchia Regina Pacis accogliere la festa denominata #Famolastoria – 50 special.

Fu nella comunità parrocchiale intitolata alla Regina della Pace, allora la più giovane e numerosa di Rieti, che negli anni Settanta riprese vita – dopo una pausa di alcuni anni – l’esperienza dell’Azione Cattolica, a partire proprio dai gruppi ACR. Ne fu artefice il giovane vice parroco del tempo: don Luigi Bardotti, che dal vescovo Trabalzini era stato incaricato di dirigere Villa Sant’Anatolia, luogo a cui l’attività di AC è stata a lungo legata per i suoi campiscuola, e che rivestì per tanti anni nell’associazione il ruolo di assistente diocesano.

Del compianto sacerdote – che per alcuni anni fu anche assistente regionale dell’ACR per il Lazio – non è mancato il ricordo durante la festa che ha radunato sabato pomeriggio a Regina Pacis numerosi acierrini dalle quattro parrocchie reatine in cui attualmente l’articolazione è presente: Vazia, Campoloniano e Villa Reatina, oltre a quella ospitante. A don Luigi era dedicata una delle attività proposte al gruppo dei più grandi: realizzare su un cartellone dei finti profili Instagram di persone importanti nel mezzo secolo di vita dell’ACR, facendone la conoscenza e trovando immagini, frasi e hastag significativi. Insieme a don Luigi, gli altri due erano un nome importante a livello nazionale, Vittorio Bachelet, presidente del nuovo Statuto che “lanciò” in Italia l’ACR, e una persona indimenticata nel passato acierrino di Regina Pacis e di tutta la diocesi, Rachele Novelli, attiva educatrice prematuramente scomparsa nel 1997.

In contemporanea, altre briose attività per le restanti fasce d’età. I più piccolini erano impegnati a realizzare la “città giusta” (secondo lo slogan ACR di quest’anno) costruendo una città in miniatura di cartone, i cui vari luoghi richiamassero diversi slogan degli annuali percorsi acierrini: ad esempio, “Siamo in onda” era la stazione radiofonica, “Ci prendo gusto” il ristorante, “Tutto ciò che c’è di grigio si colorerà” il laboratorio di trucco e parrucco, e così via. Per la fascia intermedia, invece, un simpatico gioco dell’oca, con giochi, quiz e prove di movimento, sui temi dei cammini annuali ACR e su figure di testimoni.

Nel frattempo, in fondo alla chiesa era aperto uno stand con gadget e pubblicazioni, mentre una bacheca (realizzata dal gruppo Giovanissimi dell’AC di Vazia) si arricchiva di foto, ricordi, simboli di un’attività sempre ricca di entusiasmo e dinamicità. A disposizione, inoltre, un giornalino stampato per l’occasione, con gli interventi di ex presidenti diocesani, degli attuali presidente, assistente unitario e segretario, del reatino Moris Baldi che ha operato nell’associazione a livello nazionale (come segretario centrale ACR prima e segretario generale AC poi), delle consigliere diocesane dell’articolazione.

Il pomeriggio di festa – che si era aperto in chiesa con un momento di preghiera guidato dall’assistente diocesano ACR don Roberto D’Ammando – si è poi concluso con la proiezione di un video che ha proposto una carrellata fotografica della storia dell’ACR di Rieti dall’inizio ad oggi. Infine, una fantastica torta da far invidia al più abile pasticcere, per augurare buon compleanno a quella che continua a essere un’esperienza di crescita umana e cristiana per tanti.

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