Giugno Antoniano, il Vescovo: una festa di famiglia

Se fosse presente qui in mezzo a noi Papa Francesco, ci saluterebbe con il suo “buonasera”. Non è presente, ma lo sentiamo vicino a noi, assieme a Papa Benedetto che  ha avviato l’anno della fede e che noi in qualche modo stiamo portando avanti con questa manifestazione di fede.

Quindici giorni di preparazione, di preghiera, di riflessione, e anche di acquisizione della grazia del Signore attraverso i sacramenti. Noi cerchiamo di far parte di quella grande famiglia dei figli di Dio, dell’umanità intera, e di quella grande famiglia che è la realtà della Chiesa: la nostra piccola Chiesa di Rieti, la realtà della Chiesa universale che cammina per le vie del mondo per dire a tutti parole di speranza, parole di sostegno, parole di confidenza, di amore gli uni verso gli altri.

Quello che ho colto questa sera in questa celebrazione: lungo le strade tanta gente, tanti bambini, tante famiglie, tanti giovani. È un po’ una festa di famiglia questa di ritrovarsi attorno all’immagine di Sant’Antonio, attorno alla sua reliquia.

Vorrei dire a tutti e a ciascuno, da parte mia, e da parte di tutta la Chiesa, un grazie riconoscente a tutti quanti. Specialmente a tutte le autorità civili e militari che hanno partecipato, a tutti coloro che si sono impegnati a portare avanti questo momento di preghiera, momento di riflessione, momento di devozione che segue tanti altri gesti, tante altre iniziative in onore del santo che noi siamo a venerare e che è tanto radicato nel cuore della nostra Chiesa e delle nostre persone.

 

Mi commuoveva vedere i vostri bambini, piccoli e simpatici. Nella loro ingenuità, nel loro essere vicini alle mamme, ai papà, ai nonni, in qualche modo percepivano che c’era qualcosa di bello, qualcosa di grande. E il loro cuore si apriva.

Certamente è così: il cuore di bimbi deve aprirsi nella serenità di un cammino di famiglia sereno, costruito giorno per giorno.

Questa mattina dicevo che sento di dover ringraziare il Signore attraverso l’intercessione di Sant’Antonio. Perché mi ha dato la possibilità in questi giorni di aprire quella Casa Famiglia che avevo sognato da tanto tempo. Non quella degli adulti e dei grandi, ma dei bambini. In questi giorni si è aperta, sono arrivati i primi bambini. È un sogno che ho portato con me per almeno due o tre anni. Oggi abbiamo la gioia di comunicare anche a voi questa iniziativa che ha preso il via.

Noi vogliamo dare sostegno di bambini che provengono da famiglie non serene, che non possono dare, almeno in questo momento, quell’aiuto di cui hanno bisogno. Una questa piccola Casa Famiglia: piccola perché dev’essere “famiglia”. Sento di dover ringraziare il Signore per aver visto realizzato questo sogno che portavo dentro di me.

E grazie a tutti quanti voi. Grazie a quanti sentiranno in questo un piccolo segno di sostegno e di vicinanza a chi ha bisogno di essere sostenuto e avvicinato. Vogliamo farci vicini a quelle famiglie che non hanno retto, che poi magari nel tempo riprenderanno, me lo auguro e lo auguro a loro. Ma questi bambini vanno sostenuti, amati e portati avanti, aiutati ad entrare nella dinamica della vita. Lo dico con un po’ di orgoglio, ma anche con tanta speranza; tanta fiducia e tanta speranza che voi possiate dare non solo adesso, ma anche nel prosieguo quella vicinanza e quel sostegno.

Bene, il Signore, accompagni la vita di tutti quanti voi. Alle autorità il mio grazie riconoscente: non è facile amministrare, non è facile gestire una realtà mancando anche i mezzi per dare quello che c’è bisogno di dare. Dare oltre alle parole di incoraggiamento, anche quell’aiuto alle realtà che poi fanno essere serene le famiglie, gli adulti, gli anziani.

Noi sentiamo di poter incoraggiare tutti quanti voi , ognuno per il suo ruolo, per il suo compito, nel servizio della comunità civile, nel servizio della comunità umana, della comunità anche cristiana. Perché siamo consapevoli che al di sopra di noi, al di là di noi, c’è qualcuno che dall’alto ci guarda e ci guida.

La protezione dei santi va invocata da chi crede. E chi non crede comunque sia rispettoso nell’atteggiamento di vita nei confronti di queste figure che hanno accompagnato il cammino della storia della Chiesa.

Su tutti quanti voi, sulle vostre famiglie, sui vostri bambini, sui vostri anziani: invoco su tutti la benedizione e la forza del Signore.