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Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, partecipazione per l’evento dell’associazione CreaEtVivi

Tanto pubblico nella sala consiliare del Comune di Rieti per il convegno organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale CreaEtVivi in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulla donne.

L’evento organizzato grazie al contributo della Fondazione Varrone, della Caritas Diocesana e patrocinato dal Comune di Rieti, ha visto un susseguirsi di interventi di professionisti qualificati che hanno affrontato il tema in tutte le sue sfaccettature.

Dopo i saluti di benvenuto dell’Assessore ai Servizi Sociali, Giovanna Palomba, ha preso la parola la Presidente dell’Associazione, Catia Aceti, che ha illustrato il progetto che l’associazione CreaEtVivi porta avanti da oltre un anno: tale progetto ha visto il realizzarsi di un flash mob presso il centro commerciale Perseo, dello spettacolo teatrale tratto dal libro “Ferite a morte” al teatro Flavio Vespasiano ed infine il convegno “Senza di te… io vivo! – Amore senza possesso – Libertà di scelta contro la violenza sulla donna”.

Dopo la proiezione di un monologo tratto dallo spettacolo teatrale “… e se parlassi?” hanno preso la parola approfondendo l’argomento con professionalità ed esperienza Cinzia Santarsiero dell’associazione CreaEtVivi, il vescovo monsignor Domenico Pompili, le psichiatre Sandra Santomauro e Daniela Gioia, l’avvocato Andrea Santarelli e l’operatrice del centro antiviolenza de “Il Nido di Ana” Silvia Santilli.

Dopo un excursus storico sociale si è parlato del degenerare della relazione uomo donna contrario al disegno di Dio. In seguito le psichiatra hanno delineato la differenza tra mera violenza e malattia della mente dell’offender, l’avvocato ha esposto gli strumenti di prevenzione e tutela legale.

A seguire si è parlato dell’importanza dei centri antiviolenza e del lavoro da loro svolto. Ha concluso il convegno l’assessore Palomba e la dott.ssa Alessandra Colaiuda che hanno ribadito l’importanza della collaborazione sul territorio tra centri antiviolenza e assessorato alle politiche sociali. Perché come dice la vice presidente dell’associazione «la sensibilizzazione di questa piaga sociale non rimanga un evento circoscritto al 25 Novembre ma diventi un’attività svolta costantemente e rivolta soprattutto alle nuove generazioni».