Germania: si conclude oggi il 7° workshop europeo della Fondazione Kolbe a Oswiecim/Auschwitz

Fondata con il supporto delle Conferenze episcopali tedesca e polacca nel 2007, la “Fondazione Massimiliano Kolbe” ha organizzato dall’11 agosto fino ad oggi (16 agosto) il 7° workshop europeo a Oswiecim/Auschwitz. Al centro della manifestazione, alla quale partecipano 30 rappresentanti provenienti da dieci Paesi dell’Europa orientale e occidentale, la questione delle attuali ferite e influenze generate da Auschwitz e dalla Seconda guerra mondiale, e come confrontarsi con questa presenza nella storia. Per celebrare il 75° anniversario della morte di san Massimiliano Kolbe è stato discusso il ruolo della Chiesa nel trattare le violenze del passato e le difficoltà della riconciliazione. Il presidente della Commissione per la Chiesa internazionale della Conferenza episcopale tedesca (DBK) e presidente della Fondazione Kolbe, l’arcivescovo di Bamberga, mons. Ludwig Schick, ha sottolineato che “fa parte della natura stessa della Chiesa di essere credibile nelle sfide davanti alle violazioni della Storia, offrendo una testimonianza vissuta della possibilità della riconciliazione”. Ricordando il silenzio di Papa Francesco ad Auschwitz, il vescovo ha ricordato che “è stato un gesto inconfondibile che gli è valso nuovo rispetto. Francesco ha continuato il lavoro scrupoloso dei suoi sommi predecessori. La visita ad Auschwitz si è fatta sentire anche durante la Gmg. Auschwitz e il Papa hanno ricordato alle nuove generazioni di lavorare contro l’oblio. Anche per questo facciamo questo workshop”.