Gerbino su ASM: il bilancio non si approva per colpa del Comune

È sorprendente come, senza nessun pudore, l’attuale maggioranza non esiti a divulgare falsità e a distorcere la realtà dei fatti pur di giustificare il proprio comportamento e far apparire come fatto positivo ciò che invece è assolutamente negativo ed esclusivo frutto dell’incapacità ed inadeguatezza dell’esecutivo.

Mi riferisco all’articolo comparso recentemente sulle cronache locali, nel quale si invoca la necessità di mettere in sicurezza l’azienda municipalizzata quale giustificazione della mancata approvazione del bilancio consuntivo 2012 dell’ASM.

Come è noto, la legge impone l’approvazione del bilancio nel termine massimo di 120 giorni dalla chiusura dell’esercizio sociale, prorogabile in particolari situazioni, da riportare nelle note integrative, a 180 giorni, quindi entro il mese di giugno.

Chiaro è che l’essere arrivati alla fine di luglio senza il bilancio ASM approvato, è fatto grave ed imputabile in via esclusiva al Comune di Rieti.

Mi chiedo da cosa il Sindaco voglia difendere l’Azienda, visto che i bilanci dell’Asm sono sani e l’unico vero problema della Municipalizzata è che il Comune di Rieti non paga i suoi debiti all’azienda nei tempi previsti dalle norme e dai contratti. Dobbiamo forse desumere che Petrangeli voglia mettere in sicurezza l’ASM dal cattivo operare del Comune di Rieti?

Occorre piuttosto ricondurre a verità storica la questione del bilancio che non viene approvato perché né nel bilancio consuntivo del Comune del 2012, né nel previsionale del 2013 sono state appostate le somme relative agli interessi moratori maturati e già fatturati al Comune di Rieti da ASM, nonostante diversi richiami a definire le posizioni pendenti da parte del sottoscritto sia in commissione sia in consiglio comunale.

In quanto rappresentante del 60% del pacchetto azionario il Sindaco si trova ora nella paradossale e probabilmente scomoda posizione di dover approvare in ASM un credito verso il Comune che, nell’approvazione del bilancio comunale, non ha inteso riconoscere come debito verso ASM.

Onde evitare tale spinosa contraddizione, sembrerebbe che il Sindaco stia operando una sorta di “ricatto” nei confronti dell’Azienda Municipalizzata (“vi pago se togliete gli interessi”) a mezzo di una transazione imposta dal socio di maggioranza con la decurtazione degli interessi di mora; interessi che la stessa Guardia di Finanza, nel corso di un controllo effettuato presso l’ASM, riconobbe come dovuti ed addirittura pretesi in somma inferiore a quella imposta per legge. Tale situazione, se applicata al solo Comune di Rieti, che oltre che socio, è cliente di ASM, e non anche agli altri clienti, potrebbe essere considerata una surrettizia distribuzione di utili con conseguente elusione delle imposte.

Voci di corridoio affermano, poi, che per curare detta transazione sia pronto un incarico molto remunerativo in capo ad un professionista, mentre è di ogni evidenza che ben si potrebbero definire tutti i dettagli di una transazione in un economico incontro tra amministratori e tecnici delle parti interessate, tanto più che anche l’ASM adesso, con l’assunzione del Direttore Generale, laureato in giurisprudenza, gode di una rappresentanza presumibilmente qualificata in materia.