Chiesa

Francia: prima Messa a Notre Dame dopo l’incendio di aprile

A due mesi dall’incendio del 15 aprile che ha distrutto il tetto, la guglia e parte della volta di Notre-Dame, è stata celebrata la prima messa all'interno della cattedrale parigina

A due mesi dall’incendio del 15 aprile che ha distrutto il tetto, la guglia e parte della volta di Notre-Dame, è stata celebrata la prima messa all’interno della cattedrale parigina La Fondazione Notre-Dame annuncia che ha già raccolto donazioni per 15,7 milioni di euro.

Per evidenti ragioni di sicurezza, si legge nel comunicato dell’arcidiocesi di Parigi, i fedeli non potranno parteciparvi ma potranno seguire la celebrazione in diretta tv su Kto, il canale televisivo cattolico di Francia (in chiaro su www.ktotv.com). Alla celebrazione – presieduta dall’arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit – sono state ammesse solo una trentina di persone (tra sacerdoti, laici, tecnici e un pool di giornalisti).

La data scelta è simbolica. Il 15 giugno è stata celebrata, infatti, la festa della dedicazione della cattedrale. Notre-Dame – si legge nel comunicato – “è, prima di tutto, un edificio con vocazione al culto”. “I parigini, i turisti e i fedeli provenienti da tutto il mondo hanno bisogno di continuare a raccogliersi” in preghiera e, per rispondere a questa esigenza, l’arcidiocesi ha deciso di installare una copia della Vergine del Pilar, simbolo della cattedrale di Notre-Dame, sul sagrato della cattedrale, “in uno spazio specificamente riservato al raccoglimento, non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno”.

L’arcidiocesi di Parigi in un comunicato fa anche sapere che le promesse totali di donazioni ammontano a 377 milioni di euro. Donazioni che provengono da 41.000 individui e 58 società e autorità pubbliche in Francia e all’estero. Secondo l’arcidiocesi, la stragrande maggioranza di queste donazioni e promesse è destinata a finanziare la conservazione e il restauro della cattedrale. Alcuni donatori hanno anche previsto di finanziare altre necessità, come il regime provvisorio per l’accoglienza dei pellegrini, le attrezzature distrutte o danneggiate della diocesi e il funzionamento dell’associazione “Musica Sacra” di Notre-Dame di Parigi. La mobilitazione continua: sono scese in campo – fin dalla sera dell’incendio – le autorità nazionali e locali; gli architetti e le aziende che assicurano, nell’immediato futuro, la sicurezza dell’edificio e “decine di migliaia di donatori, giovani e anziani, provenienti da tutta la Francia, ma anche da tutto il mondo”.

A ciascuno arriva il grazie dell’arcivescovo di Parigi, mons. Michel Aupetit: “Tutti coloro che si sono mobilitati dal 15 aprile e che continuano a lavorare ogni giorno per Notre-Dame, donatori, architetti, operai edili, i politici siano ringraziati per il loro impegno”. “Questo slancio di generosità mostra che Notre-Dame è un simbolo unico, in Francia, ma anche altrove”, ha aggiunto.