FP CGIL Rieti, sanità: «Mettiamo fine al silenzio e all’apatia di questa città!»

«Negli ultimi anni, ma soprattutto negli ultimi tempi, tutti i cittadini hanno letto sulla stampa, ma tanti lo hanno verificato di persona, di liste d’attesa infinite per prestazioni sanitarie, di pazienti costretti a raggiungere città vicine per potersi curare, di cittadini già afflitti dalla malattia che non riescono neppure ad effettuare esami che possano monitorarne il decorso. Abbiamo visto ticket sanitari aumentare, colpendo soprattutto anziani, spesso con pensioni minime e, come oggi, si ha notizia di una cittadina che non può avere il risultato delle sue analisi perché il laboratorio ospedaliero non è in possesso del prodotto reagente. Abbiamo assistito alla contrazione dei salari a causa delle addizionali regionali sempre in crescita, come pure alla diminuzione di contributi alle famiglie per spese di studio e di trasporto. Abbiamo preso atto che la prevenzione sanitaria sulle donne è praticamente scomparsa ed al suo posto sono comparsi, ogni tanto, camper con mega foto dell’ex Presidente Polverini e la scritta “Mi state a cuore” utili solo alla sua propaganda».

È quanto si legge in una nota alla stampa della FP CGIL Rieti. «Queste – prosegue il comunicato – sono le cose che la Giunta Regionale ha “regalato” ai cittadini di questa Regione. In questi ultimi giorni, infine abbiamo assistito a notizie ed immagini mortificanti che testimoniano come venivano spesi soldi sottratti agli onesti cittadini di questa Regione, privandoli di quei servizi che l’Amministrazione Regionale avrebbe dovuto gestire e garantire. Il tutto aggiunto alle scelte del Governo centrale che ora, con l’attuazione delle disposizioni della spending review colpirà ancora una volta il sistema di protezione sociale del paese, con il taglio dei servizi pubblici, la riduzione del personale, la contrazione dei diritti del lavoro, l’indebolimento della ricerca e della cultura. Nel nostro territorio, con l’abolizione della Provincia, l’effetto sarà ancora più devastante perdendo Rieti le prerogative di città capoluogo».

«Che altro devono fare per farci ribellare?» si domandano dal sindacato. «Vogliamo sperare che la “mortificazione” provata in questi giorni da notizie ed immagini di sperperi e festini con soldi pubblici non resti tale e si trasformi invece in desiderio di protesta e voglia di dire coralmente“basta!”. Lo diciamo a tutti i cittadini ma lo diciamo soprattutto ai lavoratori del pubblico impiego che “hanno già dato” e sui quali il Governo si accanisce con i tagli bendati della spending review, perchè l’occasione per gridare “basta” è già il prossimo del 28 Settembre con lo sciopero generale dei servizi pubblici indetto da CGIL e UIL, con manifestazione a Roma, Piazza Esedra, ore 9,00. Per la relativa partecipazione la C.G.I.L. di Rieti organizza pulman con partenza dal piazzale dello Stadio Centro Italia alle ore 7,30. Mettiamo fine al silenzio e all’apatia di questa città!»