Fitness in cappella

Una mattina da sudare, faceva caldo e l’allenamento spremeva l’anima portandosi via le ultime preghiere. Per avere occorre perdere. È venuto pure il vescovo locale per stringere la mano dei suoi preti. Dopo il pranzo ancora una conversazione fraterna.

Le chiese servivano per le messe. Oggi quando le cerimonie non ci attirano più, le cappelle si trasformano in club, biblioteche e negozi. La nostra l’abbiamo adattata a fitness club. Vecchio seminario di Koszalin, dello scorso secolo. Sono venuti solo quelli interessati a mantenere la linea. Giorni intensi per loro.

Cosa fare con i luoghi di culto, quando dire una messa non serve più? Qui sul territorio ne hanno troppe, quasi come dalle altre parti. Ma sono fiduciosi.

In questi giorni sognavamo lo spazio pieno dei giovani, come una volta. Anche qui si nota un calo dei seminaristi, potenziali custodi delle luci accese. Da cosa dipende? Rispondere non è facile. Sono giornate estive. Tutti in spiaggia, il mare anche qui è vicino. Ma spesso diventa un luogo come scatola, si abbronzano di fronte allo specchio.

La ricetta è di trasformare gli spazi cercando forme nuove senza perdere i contenuti. Oppure di portare i contenuti in spazi nuovi.

Quando i narcisi belli ed eternamente giovani si accorgeranno che la palestra è solo una fregatura, i corpi forti, muscolosi e abbronzati resterannno solo gli scatoloni del “mondo convenienza”. Passano le mode, tutto tramonta, l’anima è eterna. Un giorno chiuderanno le palestre e le chiese riapriranno.