Firmato il protocollo per le donazioni raccolte da Friuli Doc per Amatrice

«Una doverosa testimonianza non solo materiale, ma di solidarietà e di partecipazione»: è soddisfatto il sindaco Di Udine, che ha voluto rimarcare l’importanza di un gesto a favore di tanti cittadini colpiti dal terremoto proprio perché la gente friulana è consapevole della drammaticità di questo tipo di eventi.

Dopo il devastante terremoto che nel 2016 ha colpito il Centro Italia, il Friuli è fin da subito stato in prima linea per offrire aiuto e coordinamento, forte anche della stessa tragica esperienza vissuta nel 1976.

Friuli Doc ha voluto finanziare il ripristino dell’illuminazione di un campo sportivo ad Amatrice tramite la grande rassegna gastronomica in programma ogni anno nel capoluogo friulano organizzata lo scorso settembre che ha raccolto quasi 18 mila e 500 euro di fondi.

È stato firmato il 17 gennaio, dal sindaco di Udine, Furio Honsell, il protocollo d’intesa sottoscritto tra il Comune di Udine, quello di Amatrice e la banca di Credito Cooperativo Friuli per la donazione dei fondi raccolti.

A rimarcare l’importanza della collaborazione con una banca del territorio si sofferma l’assessore alle Attività Produttive e Turismo, Alessandro Venanzi, secondo cui CrediFriuli si fa interprete di un territorio, il Friuli, che proprio sulla solidarietà ha sempre avuto un’attenzione particolare. I fondi raccolti, nello specifico, concorreranno alla realizzazione dell’impianto di illuminazione del campo sportivo all’interno dell’area residenziale SAE di Collemagrone 2 ad Amatrice.

«Un luogo che – come ricorda sempre Venanzi – è stato scelto in collaborazione con l’assessore Bruno Porro dell’amministrazione del Comune laziale. L’intento è quello di ricostruire un’area sportiva, frequentata per lo più dalle giovani generazioni, come simbolo di ricostruzione di una terra che ha tanto sofferto, e continua a soffrire, a causa del sisma che l’ha colpita».

Tutta l’operazione era partita dall’invito del Comune, in partnership con CrediFriuli che aveva aperto il conto finalizzato alle donazioni, a consorzi, stand, alle circa 50 Pro loco che partecipavano alla manifestazione, oltre ad attività economiche e cittadini, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare ai connazionali del centro Italia dopo il sisma del 2016.