Festeggiati a San Francesco i sessant’anni di messa per don Mario Laureti

Al termine della liturgia è toccato al priore Marino Flammini consegnare un segno dei festeggiamenti antoniani al sacerdote giunto all’importante traguardo.

La solenne Messa giubilare, per festeggiare il sessantesimo di sacerdozio, è fissata domenica, in quel di Castelfranco, suo paese natale, nella chiesa di San Giovanni Battista, dove abitualmente don Mario celebra ogni dì di festa. Ma il giorno esatto che segnava i sei decenni di ordinazione non si è lasciato passare sotto silenzio, “complice” la settimana extra di festeggiamenti che ha allungato l’apertura di San Francesco per il Giugno antoniano: e per l’eucaristia mattutina della solennità dei santi Pietro e Paolo non ci ha pensato due volte, la Pia Unione Sant’Antonio, ad invitare don Mario Laureti, che proprio il 29 di giugno del 1957 dall’allora vescovo Raffaele Baratta riceveva l’ordine del presbiterato nella Cattedrale reatina.

Lo ha ricordato, all’inizio della Messa, il suo compagno di studi monsignor Lorenzo Chiarinelli. Il vescovo emerito di Viterbo – che a San Francesco avrebbe poi celebrato la Messa vespertina della solennità dei due apostoli – è appositamente intervenuto per portare il saluto al caro confratello Mario, più “vecchio” di lui come ordinazione solo di qualche mese (lui venne ordinato a settembre, visto che a giugno ancora non aveva raggiunto l’età minima canonica) e che quel giorno gli era vicino come lo era stato in tutti gli anni di seminario e come sarebbe continuato a esserlo da prete e poi da vescovo in un’amicizia mai venuta meno.

Don Lorenzo ha ricordato quanto fecondo sia stato il ministero sacerdotale di don Mario, che dopo qualche anno trascorso come vice rettore in Seminario venne inviato a succedere a don Giovanni Olivieri alla guida della neonata parrocchia di San Giovanni Bosco, nel periferico quartiere di Villa Reatina, di cui don Laureti è stato l’anima, tirando su chiesa e tessuto comunitario.

A concelebrare l’eucaristia, ai piedi dell’effigie di sant’Antonio, c’erano don Zdenek Kopriva, assistente dell’Azione Cattolica (uno dei tanti tasselli che hanno segnato l’impegno pastorale di don Mario) e parroco di Vazia nel cui territorio ricade anche la comunità di Castelfranco, don Valerio Shango, responsabile della pastorale sociale e del lavoro (altro settore che ha visto impegnato per un periodo don Laureti), don Davino Businaro (impegnato come confessore durante i festeggiamenti antoniani) e don Jean Baptiste Sano, attuale parroco di Villa Reatina, i cui parrocchiani mai dimenticano colui che è stato la “roccia” della loro comunità.

Al termine della liturgia, è toccato al priore Marino Flammini consegnare, a nome della Pia Unione S. Antonio, un apposito omaggio – un segno dei festeggiamenti antoniani – al sacerdote giunto all’importante traguardo.