Festa Europea della Musica: i suoni dell’anima

Uno strumento unico come l’organo Dom Bedos Ruobo, conservato nella chiesa di San Domenico, non poteva mancare alla Festa Europea della Musica. Ne è convinto il parroco di Santa Lucia mons. Luigi Bardotti, che fuori programma ha affidato le tastiere del potente strumento al manutentore Filippo Tigli e spalancato le porte della storica chiesa affinché le note dell’organo potessero uscire dal chiuso delle mura.

È stato un momento di grande bellezza, di grande poesia, e di grande libertà. Non soltanto un modo per mettersi in sintonia con il resto del continente attraverso il linguaggio universale della musica, ma anche una chiave – nel giorno della festa del Corpo e del Sangue del Signore – per ricordare alla città che siamo tutti chiamati a qualcosa più alto e grande delle meschinità di questa terra.

Con il suo canto potente, infatti, l’organo solleva l’anima lasciando miseramente a terra tutte quelle realtà che provano ad ignorare, minimizzare, ostacolare, le forze vive e positive della società. A don Luigi, dunque, il merito di aver aggiunto spessore spirituale ad una festa che fin da subito si è mostrata grande dal punto di vista civile, promuovendo la partecipazione, la spontaneità, la gratuità.

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