Festa Europea della Musica: anarchia e ragni da Marte

Ha preso il via nella serata del 20 giugno la XIV edizione reatina della Festa Europea della Musica, manifestazione che unisce le città di tutto il continente all’insegna delle sette note, dell’amicizia e della voglia di stare insieme. La musica infatti, forse più di altri fattori, è capace di unire i popoli senza trasformarli in un insipido omogeneizzato culturale.

E la città centro d’Italia ha iniziato ad offrire il proprio contributo con Paolo Paniconi, Maria Rosaria De Rossi, Eleonora Podaliri Vulpiani, JoyStick, Federica Eleuteri, la scuola ‘Danza Arte’ di Rieti e tanti giovanissimi entusiasti. Uno sforzo musicale che si è avvantaggiato dell’intelligenza, dell’amicizia e dell’accoglienza di locali come Be’er Sheva, Taverna dei Fabri e Lungovelinocafè, oltre che della prestigiosa sala dell’Auditorium Varrone.

Un’esperienza positiva e propositiva, che porta a chiedersi come mai i grandi circuiti della cultura reatina tengano assai poco conto del potenziale che la città riesce ad esprimere, continuando ad investire in talenti di importazione. Tutti geni indiscussi, tutti artisti autorevoli, ma in tutti questi anni ben poco hanno contribuito alla crescita culturale della città. E lo diciamo sorvolando sulle scelte infelici della parte pubblica di Rieti in fatto di band e repertorio nei giorni della Liberazione, visto che l’episodio ha già sufficientemente animato il dibattito cittadino negli ultimi giorni.

Per fortuna, anche se sottotraccia, in forma indipendente e trascurate dall’informazione, grazie alla passione tante esperienze continuano fare il proprio cammino, non aspettando che l’occasione per restituire alla città un po’ di energia e un po’ di entusiamo. Magari portando a Rieti un pizzico di sana anarchia e qualche ragno da Marte. Di questi tempi, non è poco.

Clicca qui per il programma della Festa Europea della Musica.

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