Festa dell’uva a Rieti: «le cose piccole possono produrre molto frutto»

Parrocchia casa comune tra la gente. È un po’ questo il segno che si coglie dalla bella iniziativa svolta nella parrocchia di Santa Lucia a Rieti nella mattinata di sabato 17 ottobre. Al centro del discorso l’uva e il vino, con la “piccola vendemmia” che ha visto protagonista la vite che cresce sulla facciata delle case di via delle Molina, di fronte alla chiesa di San Pietro Martire.

Una piccola vite che si è sviluppata in un modo quasi “miracoloso”: «È il segno che le cose piccole possono produrre molto frutto» ha spiegato il parroco don Luigi Bardotti, cercando di indicare il senso dell’iniziativa

«La vite – ha spiegato il sacerdote – è cresciuta fin quasi al terzo piano e produce tantissima uva». Lo hanno constatato anche i tanti bambini dell’Istituto Comprensivo Minervini invitati alla piccola festa di quartiere, che hanno anche avuto la piacevole sorpresa di un paio di simpatici asinelli, di un allestimento “a tema”, di una mostra di strumenti della tradizione e non solo.

«Questo impostazione ricalca lo stile pastorale del Papa – ha aggiunto don Luigi – stare in mezzo alla gente, far vedere una Chiesa accogliente, che condivide anche cose che non sono né una Messa, né una liturgia». Il risultato è stato quello di una festa parrocchiale, ma anche non parrocchiale, laica, e che secondo il parroco riesce a mantenere un aggancio potenzialmente forte con gli episodi dell’Ultima Cena, o del vino che Gesù usa alle nozze di Cana. Vino – aggiunge don Luigi – che «nella Bibbia è spesso simbolo di benessere e salute».

Piacevolmente sorpreso in mezzo a tanti bambini c’era anche il vescovo Domenico Pompili, che non ha mancato di stare assieme ai più piccoli, dividendo con loro un grappolo d’uva. La gioia delle cose piccole, per l’appunto, che insieme è anche la loro forza. Come ha detto don Luigi ai bambini: «anche voi siete piccoli ma già potete cambiare la società. La società prende forma da voi. Non siete voi che dovete diventare come gli adulti, sono gli adulti che debbono diventare piccoli come i bambini. Ma noi purtroppo facciamo all’inverso: vi facciamo diventare grandi e raccogliete i nostri difetti. Invece saremmo noi grandi che dovremmo conservare la purezza dei piccoli».

Foto di Massimo Renzi.