Fc Rieti, le certezze di Parlato: «Gruppo fantastico, dentro e fuori campo»

“Rieti attento, in Sardegna è sempre complicato”. E’ questo, in sintesi, il Parlato-pensiero alla vigilia della terza trasferta stagionale sull’isola, dove pur avendo già centrato due vittorie su altrettante gare disputate – con Tortolì (2-0) e San Teodoro (3-1) –è sempre bene alzare il livello di guardia.

Messo da parte il pareggio di domenica scorsa contro il Trastevere, il tecnico campano guarda avanti e pensa i prossimi impegni, per cercare di allungare la serie positiva, arrivata già ad 11 turni consecutivi.

“Sulla scorta di quanto è accaduto domenica – argomenta Parlato – coi ragazzi abbiamo fatto una profonda analisi generale, al termine della quale hanno e abbiamo preso tutti coscienza del fatto che le partite durano 95’, a volte anche 100’, e fino a quando l’arbitro non sancisce la fine, bisogna avere la concentrazione sempre al massimo. Detto ciò, chiudiamo questa parentesi, che di certo non può “annullare” quanto di buono fatto prima di quel momento e pensiamo ai prossimi avversari perché nell’ambiente c’è una gran voglia di fare bene, nonostante le difficoltà insite in una trasferta tra le più insidiose. Leggo e mi dicono che il Lanusei è un po’ la ‘bestia nera’ del Rieti, in passato è sempre stato un campo ostico e proprio per questo dovremo essere bravi ad entrare in partita sin dalla partenza: in base alle ultime esperienze fatte in terra sarda, abbiamo constatato che i viaggi sull’isola sono sempre difficili, sia da un punto di vista fisico, che mentale e dovremo essere bravi noi a farci trovare pronti”.

La stagione si sta rivelando intensa e particolarmente equilibrata: in pochi punti ci sono tutte le migliori e questo è un altro spunto di riflessione per il tecnico, che ammonisce.

“E’ presto per fare calcoli, pensiamo a domenica dopo domenica, consigliando vivamente a tutti di non stilare tabelle di marcia perché è un esercizio che serve solo a spendere inutilmente energie mentali. Lo dico per esperienza: aspettiamo il giro di boa, solo in quel momento, avendo affrontato tutte le avversarie, potremo tracciare un primo consuntivo e capire bene su quali binari si è incanalato il nostro campionato e quello degli altri”.

Parlato poi, ricorda qual è la vera “ricetta” da mettere in atto per andare verso il miglioramento ed evitare di specchiarsi su ciò che ormai è accaduto:

“Serve entusiasmo, forza e tanta voglia – dice il tecnico – perché dare continuità ad un rendimento non è mai facile, specialmente in un campionato di questo livello. Questo è un gruppo che ha dei valori umani fantastici, che da parte mia troveranno sempre sostegno”.