Ex Asu, Cascioli e Sebastani: il sindaco dovrebbe vestirsi di umiltà

Di fronte al comunicato di replica del Comune sul caso ex ASU, con il quale l’Amministrazione preannuncia il ricorso in appello alla sentenza di primo grado che l’ha vista soccombente, non sappiamo se restare più increduli per l’incompetenza, che traspare evidente, che per  l’arroganza.

Il Sindaco, avvocato, non dimentichiamolo, il sindaco  e riconoscere che quello che il giudice del lavoro ha ritenuto illegittimo è il licenziamento, comminato dalla sua giunta, privo della giusta causa, per l’interruzione anticipata del rapporto di lavoro sottoscritto, sempre dalla sua giunta, ad agosto 2012.

Non da altri che l’hanno preceduto alla guida del Palazzo. Ma dal suo Assessore al Personale e dal dirigente incaricato.

Il giudice non è minimamente entrato nel merito della convenzione sottoscritta dal Comune con la Regione Lazio.

Se quei contratti non fossero stati firmati a nessuna rivendicazione di sorta, da parte dei lavoratori, sarebbe stato esposto il Comune di Rieti. Che a sua volta, se fosse stato coerentemente e correttamente amministrato, avrebbe dovuto predisporre e notificare un decreto ingiuntivo nei confronti della Regione Lazio che, pretestuosamente, si rifiutava di rimborsare al Comune le somme da questi anticipate per il pagamento degli stipendi.

O forse dovremmo pensare che il Sindaco abbia compiuto nei numerosi viaggi nella Capitale “opera di persuasione” nei confronti della Regione Lazio, per non far arrivare le somme necessarie nelle casse comunali perché l’unico vero obiettivo era quello di epurare questi lavoratori, rei di essersi macchiati del grande peccato di essere “espressione” della passata Giunta Emili?

Ora dall’alto della sua spocchiosità annuncia pure il ricorso alla sentenza, così oltre agli stipendi non pagati e alle spese legali del primo grado, i cittadini si accolleranno anche le spese processuali dell’ulteriore grado di giudizio.

Un autogol politico quello del Sindaco di Sel che, per cultura, si dovrebbe distinguere per le azioni a difesa del lavoro. Invece mortifica il lavoro e la dignità dei lavoratori.

Aveva promesso l’affidamento di servizi comunali ad una cooperativa composta da tutti i lavoratori ex ASU. Dove è finita?

Invece di sprecare tempo ed energie, oltre che risorse, per fare pulizia di persone non gradite, sia coerente ed onesto fino in fondo.