Tutto esaurito per il Trittico, spettacolo conclusivo del Reate Festival

Teatro Flavio Vespasiano al completo venerdì 17 novembre per il Trittico del ‘900 italiano con cui si è conclusa un’edizione di successo e di grande qualità. La programmazione molto varia ha incluso il teatro musicale dalle origini al ‘900, la danza, la musica sacra, la musica sinfonica, la musica di scena, la musica solistica strumentale, cameristica e vocale proposta dai giovani talenti. L’interesse delle scuole per le proposte, anche laboriatoriali è andato al di là delle previsioni, quasi raddoppiando i numeri già ragguardevoli della scorsa edizione, raggiungendo la cifra di 5.600 persone solo per gli spettacoli in matinée. Ampliata la rete delle collaborazioni con i grandi enti musicali nazionali, confermato e ampliato il sostegno dei numerosi soggetti che concorrono alla realizzazione.

Le garbate ironie del Trittico italiano, Rota, Menotti, dall’Ongaro hanno conquistato il pubblico che venerdì 17 ha riempito il Teatro Flavio Vespasiano. Tre brevi opere accostate con sapienza e gusto, un allestimento godibile per regia, scene e costumi, musicisti di primo livello per un esito felicissimo, particolarmente apprezzato anche dai critici in sala. Un filo conduttore, quello del teatro musicale italiano del ‘900, che ha caratterizzato questa edizione del Reate Festival dallo spettacolo di apertura, dedicato al dittico di Rota, I due timidi e la notte di un nevrastenico, in collegamento ideale con il Trittico di chiusura. Nel mezzo una serie nutrita di eventi in cui hanno trovato spazio il teatro musicale dalle origini al ‘900, la danza, la musica sacra, la musica sinfonica, la musica di scena, la musica solistica strumentale, cameristica e vocale proposta dai giovani talenti. Nove diversi eventi complessivi per un totale di venti spettacoli/concerti, di cui una parte consistente rivolta al pubblico delle scuole. La partecipazione del pubblico giovane è stato il fiore all’occhiello della presente edizione, nelle diverse fasce d’età dalla scuola elementare alla fascia liceale. Il coinvolgimento, oltre che nei numerosi spettacoli previsti in orario antimeridiano (Omaggio a Rota, Combattimenti, Concerti giovani talenti, Trittico del ‘900 italiano) è stato attivo nella partecipazione al progetto Il Flauto Magico, con laboratori preliminari nelle scuole, formazione degli insegnanti e partecipazione attiva allo spettacolo. E’ stato poi dato risalto ai giovani talenti del Liceo Musicale e del Conservatorio di Rieti. Attraverso la presenza del pubblico giovane la partecipazione è stata vissuta dal tessuto della città entrando nelle famiglie, coinvolgendo genitori e insegnanti nel gioco dell’opera, come testimoniato dai numerosi articoli apparsi nei quotidiani reatini che hanno sottolineato l’entusiasmo della nuova esperienza. Complessivamente nel numero di 5.600 è quantificato il pubblico delle scuole presente all’edizione 2017, con un aumento di quasi 3.000 unità rispetto all’anno precedente.

Anche le collaborazioni con importanti enti sono state confermate e ampliate: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro dell’Opera di Roma, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, l’Università Roma Tre, l’Università Tor Vergata, l’Archivio di Stato di Rieti a cui si aggiungono le collaborazioni con associazioni come Europa InCanto, Opera InCanto, Roma Sinfonietta, Nuova Consonanza, la Fondazione Pergolesi Spontini. Il festival è stato realizzato con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Fondazione Alberto Sordi per i giovani, di Eni, Gioco del Lotto, Poste Italiane, Unione degli industriali e delle Imprese e con il sostegno dei soci fondatori Fondazione Varrone, Camera di Commercio di Rieti, Intesa San Paolo, Comune di Rieti.

Il Festival ringrazia tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione, il pubblico, i dirigenti scolastici e i docenti, i mezzi stampa e audio-video che hanno seguito l’intera manifestazione.