Rocca Sinibalda

Endecameron21, al castello di Rocca Sinibalda quindici artisti dall’Europa e dagli Stati Uniti

Domenica 31 luglio, quindici artisti arrivano a Castello dall'Europa e dagli Stati Uniti. È l'inizio dell'Endecameron21. Tema di quest'anno: incubatio | incubazione. Un rito antico e universale per affrontare un presente caotico

L’incubatio è un rito presente in tutte le società e culture conosciute. Le forme possono essere diverse, ma il rito di base è enore lo stesso. Una persona si stende in terra in un luogo sacro e vi trascorre la notte aspettando un messaggio che gli arriverà in sogno. Il messaggio riguarderà il suo futuro, una guarigione, la soluzione di un problema, o qualsiasi altra cosa che per quella persona è fonte di angoscia o di speranza intensa. Al risveglio dovrà usare in qualche modo quello che ricorderà di questo messaggio notturno mandato da una Potenza superiore.

Per 7 notti quindici artisti  useranno il Castello come una ‘caverna’ dove aspettare messaggi dal profondo. Giorno dopo giorno, li ricorderanno, li racconteranno e li trasformeranno in opere artistiche per rispondere alla confusione caotica dell’Undicesimo Giorno, l’Endecameron.

Gli artisti sono produttori di forme, scrittori, musicisti, fotografi, pittori, videomaker, body performer. Molti di loro sono noti a livello internazionale, in alcune delle manifestazioni artististiche più prestigiose.

Nell Serra Finale diranno, faranno vedere, metteranno in scena i risultati di questa loro incubazione. La speranza del Castello è che, come i narratori del Decameron del Boccaccio, le loro ‘storie’ possano tenere lontana la Peste.

DA SEGUIRE assolutamente sulle pagine Facebook del Castello e di Endecameron, si Instagram, sul sito www.endecameron.it.

Questa è la quarta edizione della Residenza artistica ENDECAMERON. Il Castello ritrova in questo la sua vocazione profonda: essere un luogo non di memorie ma di creatività legata ai dilemmi del presente, uno spazio di riflessione.

Un’altra opera d’arte si aggiunge alla collezione del Castello

Nella Stanza della Memoria sono arrivati i potenti MEDICI DELLA PESTE dello street artist campano Biodpi (aka Fabio Della Ratta).

In realtà è un ritorno. Nel 2018 Biodpi aveva partecipato all’Endecameron sul tema LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA, di E. A. Poe. Ma Morte Roissa era la Peste, e Biodpi aveva rappresentato due Medici della Peste in una versione fluttuante, sulle acque della vasca della Corte Piccola.

Questi MEDICI del 2021 hanno invece lo spessore, il peso e la ferocia della realtà. Sono appoggiati alla parete nella Stanza della Memoria, hanno i volti impassibili di chi gestisce la Morte, riposano su un foglio dorato luminoso e raggrinzitro. Dietro sono sorretti da due spesse porte di legno, e ne gestiscono il passaggio.

Quest’opera è contigua alla parte privata del Castello, ma la stanza entra nel normale giro di visita, e i visitatori possono vedere da vicino i due MEDICI.

 

Diamo sotto un dettaglio del volti in maschera, una immagine della versione ‘leggera’ del 2018. e la ‘firma’ di Biodpi