Emanuela Pariboni: «Il ricordo creativo è libertà»

«La tragedia delle foibe titoiste fu un insieme di azioni terroristico-militari espressione di un nazionalismo violento, coperto e legittimato dal totalitarismo comunista. Ragioni politiche, anche in Italia, relegarono l’atrocità nell’ombra».

A parlare è  il Vicesindaco Emanuela Pariboni che in occasione della Giornata del Ricordo spiega: «Quella delle foibe e dell’esodo istriano è stata per anni una pagina di storia dimenticata. Ma la memoria e il ricordo è libertà dall’ossessione del passato, e deve essere propria di ogni Stato democratico, mentre l’oblio è un’arma dei regimi totalitari. La memoria guarda avanti; si porta con sé il passato, ma per salvarlo, come si raccolgono i feriti e i caduti rimasti indietro, per portarli in quella patria, in quella casa natale che ognuno – come dice Bloch – crede nella sua nostalgia di vedere nell’infanzia e che si trova invece nel futuro, alla fine del viaggio. Il ricordo creativo è libertà».