Lazio: motori accesi per le prossime elezioni del 4 marzo

Motori accesi per le prossime elezioni del 4 marzo che chiameranno alle urne i cittadini del Lazio e del Bel Paese per il rinnovo di Consiglio regionale e Parlamento. Una sfida sul doppio fronte, che vede ai nastri di partenza una costellazione di simboli non sempre pronti a stringersi in alleanze o sfide aperte. Mentre per le politiche, infatti, sembra irrobustirsi l’ormai più classica delle formazioni che vede in campo centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 Stelle in una comunque fitta costellazione fatta da oltre 100 tra partiti e partitucci, per le regionali le cose sembrano assai più complicate.

Ad apparire compatto è il centrosinistrache, sotto la guida dell’uscente governatore Nicola Zingaretti, prova a bissare il mandato schierando in campo uomini di primissimo ordine, coordinati dal consigliere regionale uscente Daniele Mitolo, a partire da Fabio Refrigeri ed Emanuela Pariboni (Pd) fino a Simone Petrangeli e Maria Rita Pitoni (Lista Civica).

Un centrosinistra unito è unicum nel panorama nazionale e non è un particolare non di secondo grado, considerano che nel centrodestra la situazione appare più complessa e che il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, in corsa per il Lazio con una civica nonostante la sponsorizzazione della prima ora di Matteo Salvini e quella rimasta costante dell’ex presidente laziale Francesco Storace, dovrà stare attento ai “cugini” di centrodestra che, dopo settimane di melina, hanno deciso di convergere su Stefano Parisi. Un colpo di scena con tanto di volo di stracci a seguire che ha complicato una situazione già in salita per gli inseguitori del governatore uscente che se da una parte hanno incassato la candidatura sul fronte forzista di Michele Nicolai ed Emanuela Guadagnoli (in corsa per il manager milanese), dall’altra, quella della sponda pirozziana, hanno avuto il favore della giornalista Maria Luisa Polidori e visto sfumare quello del sindaco di Fara Sabina, Davide Basilicata. Pirozzi comunque non molla e non sembra aver paura di ritrovarsi con un mocassino più che con uno scarpone nonostante i canti di sirena ai quali, stando al primo cittadino di Amatrice, non avrebbe ceduto per una questione, dice lui, di serietà e coerenza.

Intanto Zingaretti gongola e sondaggi alla mano guarda dall’alto al basso anche il Movimento 5 Stelle guidato nella rincorsa per il Lazio dalla parlamentare Roberta Lombardi che ha passato un fine settimana nel Reatino per prendere visione della realtà locale dove ad indossare la casacca penta stellata sarà il giovane Emanuele Loreti.

Sempre in corsa per la Regione come presidente e sempre a parlare Reatino è Stefano Rosati (Fronte Sovranista Italiano) che ad oggi risulta impegnatissimo per una complicata raccolta di firme che, se finalizzata, vedrebbe ben due rappresentanti del territorio correre per la poltrona da presidente. Quanto troppo, ça va sans dire, e quando niente.