Elezioni comunali a Rieti: intenso il confronto dei cinque aspiranti sindaci con l’Azione Cattolica

Era piena la sala parrocchiale della Madonna del Cuore, domenica sera, per la tavola rotonda organizzata dall’Azione Cattolica diocesana a una settimana delle elezioni amministrative che vedranno i cittadini del capoluogo eleggere il nuovo consiglio comunale e scegliere fra riconferma del sindaco uscente e i quattro sfidanti. Un appuntamento già svolto in passato e fortemente voluto dall’associazione che nelle sue attività contempla anche il progetto “Sui sentieri di Isaia” per l’attenzione alle questioni sociali e politiche.

Nel salone messo a disposizione dalla parrocchia guidata da don Rino Nicolò, si sono ritrovati i cinque candidati alla carica di primo cittadino. A moderare la tavola rotonda, la presidente diocesana, Silvia Di Donna, coadiuvata dai suoi due predecessori, Marco Colantoni e Alessio Valloni.

Al sindaco uscente Simone Petrangeli, candidato a svolgere il secondo mandato, e agli sfidanti Antonio Cicchetti, Giosuè Calabrese, Massimo D’Angeli, Lodovica Rando, le domande preparate dagli organizzatori, in un primo giro preparate ad hoc e mirate specificamente a ciascuno secondo i rispettivi programmi elettorali, poi in successivi giri estratte a sorte da ognuno dal “bussolotto” che le conteneva, affidando al caso l’argomento di interesse cittadino su cui il candidato veniva stimolato ad esprimersi. Con la possibilità di replicare e poi, alla fine, di lanciare un proprio appello o una specifica considerazione ad libitum.

Il tutto nello spirito di mettersi in dialogo per il futuro della città su cui l’assemblea – formata da persone di Ac e del mondo cattolico, ma anche da diversi cittadini che hanno raccolto l’invito a partecipare – ha avuto la possibilità di farsi un’idea in vista della scelta che, nel segreto dell’urna, ogni elettore sarà chiamato a fare.

I lavori sono stati chiusi da don Rino Nicolò, che ha augurato a chiunque sia il nuovo sindaco di restare vicino ai quartieri e al vissuto quotidiano della gente. Un auspicio ribadito anche, nel saluto conclusivo, dall’assistente unitario di Ac don Zdenek Kopriva.