Elexos: accordo per la rioccupazione al di là del Jobs Act

È stata una lunga giornata di trattative quella del 23 febbraio tra i sindacati e la Elexos per la vertenza Schneider. Ma dopo una maratona di 11 ore l’accordo è arrivato ed i lavoratori Schneider hanno approvato l’ipotesi con il voto.
Un accordo che oltre a contenere la rioccupazione totale di tutte le lavoratrici e dei lavoratori Schneider rimasti in azienda, ha un ulteriore punto qualificante: «neutralizza tutti gli effetti del Jobs Act, approvato dal Governo Renzi, mantenendo tutte le garanzie di contratti e di legge che i lavoratori avevano al 31 dicembre 2014»
Lo dichiara Luigi D’Antonio della Fiom, ma sulla stessa posizione c’è anche il segretario della Fim Giuseppe Ricci, che da parte sua invita «tutte le istituzioni a fare la loro parte a cominciare dal governo nazionale e regionale, con la predisposizione dei bandi sull’accordo di programma e dando certezza al 2 anno della CIGS».
«Dopo anni di battaglie abbiamo gettate le basi per rientrare a produrre in azienda» aggiunge D’Antonio. «Adesso però è necessario dare elementi di garanzia per il futuro industriale ed occupazionale alla nuova società. Per questo è necessario che Schneider dia le risposte alle richieste fatte anche ieri al tavolo e venga sottoscritto un protocollo con tutti i soggetti che sono stati coinvolti».

One thought on “Elexos: accordo per la rioccupazione al di là del Jobs Act”

  1. Fabio D.

    Io credo sia il primo accordo in Italia dove si aggiri il jobs act ancora prima che passi in Senato,quindi prima di diventare legge. È molto importante che le Istituzioni facciano la loro parte almeno ora per garantire impegni a lungo termine della nuova società.

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