Ricostruzione

Ecosostenibile, moderno e attento alla memoria: così sarà il nuovo ospedale di Amatrice

Grande partecipazione per la presentazione del progetto del nuovo ospedale di Amatrice, avvenuta ieri pomeriggio presso la Sala Mensa del Polo del Gusto. Un segnale forte e all’avanguardia che dimostra che la «la rinascita è fatta di coesione e passa attraverso la necessità di metter da parte le diatribe per onorare chi ci ha preceduto e i nostri figli» come affermato dal sindaco Antonio Fontanella

Grande partecipazione per la presentazione del progetto del nuovo ospedale di Amatrice, avvenuta ieri pomeriggio presso la Sala Mensa del Polo del Gusto. Un segnale forte e all’avanguardia che dimostra che la «la rinascita è fatta di coesione e passa attraverso la necessità di metter da parte le diatribe per onorare chi ci ha preceduto e i nostri figli» come affermato dal sindaco Antonio Fontanella.

«Questo progetto ha una valenza simbolica importante – ha in seguito sostenuto Wanda d’Ercole, direttrice regionale Lavori Pubblici, Difesa del Suolo e dell’Ufficio Speciale Ricostruzione del Lazio – perché rappresenta una delle prime opere pubbliche che verranno realizzate».

La parola è passata poi all’architetto Valle che, insieme al team di esperti dello studio Valle 3.0, ha realizzato il progetto. «In questa pianificazione abbiamo messo un pizzico di passione e amore in più. Siamo infatti partiti dalla memoria, perché non si tratta solo della ricostruzione del tessuto urbano ma umano».

«L’edificio sarà composto da due corpi principali che richiamano un’aggregazione “da borgo”e sulla facciata verranno riportati gli stessi colori che erano presenti nel corso, così da far perpetrare la memoria. L’esposizione privilegia gli elementi naturali che aiutano il benessere del paziente».

«L’ospedale si articolerà in vari livelli con ingressi separati e riconoscibili. Dall’ingresso principale si accederà ad un grande atrio che conterà l’area accettazione e quella della riabilitazione con poliambulatori, diagnostica per immagini, 10 posti letto e un giardino interno terapeutico. Al piano superiore ci sarà la sala formazione, l’amministrazione, i luoghi di culto e 30 posti letto. Il secondo piano prevederà un’area mensa/caffetteria e sarà adibito ai prelievi mentre il pronto soccorso sarà basato sulle nuove linee guida. All’ultimo piano ci sarà il blocco chirurgico e il seminterrato sarà riservato ai parcheggi e servizi generali».

«Non è stata dimenticata la sostenibilità attraverso l’istallazione di pannelli fotovoltaici e, dal punto di vista strutturale, le analisi di geotecnica hanno garantito l’affidabilità del suolo in caso di eventi sismici. Tuttavia, la struttura verrà realizzata con isolatori antisismici che faranno in modo che tutto l’edificio non risenta dell’accelerazione del suolo».

«Un ospedale bello, moderno e tecnologicamente avanzato» ha detto Marinella D’Innocenzo, direttrice generale ASL, sottolineando come i progettisti siano riusciti «ad accogliere tutte le richieste di necessità, come quella di inserire l’area dedicata alla riabilitazione. È un ospedale – ha continuato – di maggior tecnologia per le zone disagiate, sicuro e con criteri di funzionalità operativa».

Parole di orgoglio espresse anche dall’assessore alla sanità della Regione Lazio, D’Amato, che ha evidenziato come anche l’amministrazione tedesca, cofinanziatrice del progetto, abbia fatto i complimenti per capacità di presentare un progetto così avanzato in un’area con difficoltà. «Ora l’impegno è quello di essere determinati con tempi certi e di portare a complimento l’opera pubblica».

«La deposizione della prima pietra – ha spiegato l’assessore Di Berardino – è prevista per il mese di agosto e, da quel momento, i lavori dovrebbero concludersi entro due anni».

Parole di gioia espresse anche dal vescovo Domenico che si è detto pronto alla benedizione dello stabile definito come «segno tangibile che richiama l’attenzione sull’ambiente».