Scomparse

È morto Franco Marini, ex presidente del Senato

Ex presidente del Senato, ministro del Lavoro, segretario generale CISL e Segretario nazionale PPI. Aveva 87 anni e si era ammalato di Covid in gennaio, era stato da poco dimesso dall'ospedale de Lellis di Rieti

Non è riuscito a sconfiggere il Covid. A 87 anni, dopo un ricovero all’ospedale de Lellis di Rieti, si è spento Franco Marini. Era stato presidente del Senato dal 2006 al 2008, ministro del Lavoro dal ’91 al 92, segretario generale della Cisl dopo Pierre Carniti e segretario nazionale del Partito popolare italiano per poco meno di due anni, da gennaio ’97 a ottobre ’98.

Originario di San Pio delle Camere, in provincia de L’Aquila, era ormai reatino acquisito. Ha militato nell’associazionismo cattolico prima di intraprendere la carriera sindacale e politica. Ha partecipato alla stagione che ha portato alla nascita de La Margherita ed è tra i fondatori del Partito democratico. Nel 2013 fu indicato come possibile presidente della Repubblica, ma al primo scrutinio si attestò su un numero di voti troppo basso e la sua candidatura fu ritirata.

I funerali si svolgeranno in forma privata e saranno presieduti dal vescovo Domenico giovedì 11 febbraio alle ore 11. La camera ardente presso la casa di cura romana Villa Mafalda sarà aperta domani dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

Pochi istanti dopo la notizia della morta, il suo successore alla guida del Ppi, Pierluigi Castagnetti, l’ha ricordato con parole semplici significative: «Una vita spesa in difesa dei valori della libertà, della democrazia, della giustizia sociale, dell’Europa. Sempre dalla parte dei più deboli. Uomo integro, forte e combattente.L’ultima battaglia contro l’inattesa malattia l’ha visto soccombere. Il Signore aveva già deciso di accoglierlo tra le sue braccia».

Il cordoglio della comunità cittadina arriva per voce del sindaco Antonio Cicchetti: «Reatino di adozione fin da bambino, lascia una rete di amicizie e di sinceri estimatori nella nostra città da dove ebbe inizio il suo straordinario cursus honorum. Tenace nel perseguire gli obiettivi era garbato nell’approccio umano e modesto nonostante l’importanza delle cariche via via ricoperte. E proprio per questo fu persona amabile e popolare».

«Una triste notizia dopo la sua guarigione dal Covid che ci aveva fatto sperare», commenta il deputato Fabio Melilli. «Se ne va un combattente leale ed appassionato. Un protagonista indiscusso del Sindacato e della Politica. Ho avuto con lui anche confronti aspri ma la sua lungimiranza ed il suo coraggio mi restano come ricordi indelebili. Mi resta tra gli altri sicuramente il ricordo di un alpino legato alle sue radici ed alle sue montagne».

Anche il Partito Democratico della provincia di Rieti esprime il suo più sentito cordoglio per «Una scomparsa resa ancora più dolorosa perché il suo carattere e la sua forza avevano illuso tutti noi che l’ex presidente del Senato fosse riuscito a superare indenne anche il subdolo virus del Covid. Il nostro Paese perde una persona dalle spiccate doti morali che, sia da sindacalista che negli importanti ruoli istituzionali che ha ricoperto, si è sempre contraddistinto per l’impegno a favore dei lavoratori e dei più deboli e per le sue sempre lucide e lungimiranti posizioni in difesa della democrazia e della giustizia. Rieti perde invece un reatino, seppur d’adozione, che nella nostra città aveva scelto di vivere e per la quale, anche se in modo non appariscente come il suo carattere imponeva, si è sempre impegnato e prodigato. Ci mancheranno i suoi gesti gentili nascosti dall’apparenza burbera di un uomo d’altri tempi».

«Ci ha lasciato un grande Italiano», scrive il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «Instancabile combattente a difesa del futuro e dei diritti dei lavoratori», fu «Protagonista e guida dei cattolici democratici, è stato, davvero per tutti, un esempio e un punto di riferimento per il suo pensiero e per la sua voce libera e autorevole. Tra i fondatori del Partito Democratico, ha combattuto per rafforzare la democrazia e per un’Italia più giusta. Siamo tutti più soli».

Esprime il suo cordoglio anche l’onorevole Paolo Trancassini «per la perdita di un illustre ed importante protagonista della storia della Repubblica Italiana, già Presidente del Senato e Ministro, abruzzese ma profondamente amante della terra reatina, ci lascia un personaggio politico e delle istituzioni ma soprattutto un membro della nostra comunità».

«Oggi è una giornata triste per tutta la Cisl», scrive scrive Massimo Costantino (Fns Cisl): «non solo ci lascia un grande uomo, sindacalista ed ex presidente del senato: Franco è stato sempre vicino ai lavoratori e presente in ogni momento. Un grande dolore».