È don Jaroslaw il nuovo Vicario Generale della diocesi di Rieti

È don Jaroslaw Krzewicki (Jarek) il Vicario generale che Mons. Delio Lucarelli ha nominato in aggiunta a Mons. Ercole La Pietra. Il vescovo di Rieti lo ha comunicato questa mattina con mail e lettera al clero e al popolo di Dio.

In ragione dell’età del presule e di don Ercole, Mons. Lucarelli ha ritenuto di dover nominare un altro Vicario, in conformità alle disposizioni canoniche che prevedono questa possibilità, che li aiuti ad affrontare le varie problematiche che si presentano, con competenza e con celerità.

Il sacerdote nominato, parroco di Marcetelli e Girgenti da circa 14 anni, è laureato in diritto canonico e teologia morale e affianca alla preparazione scientifica saggezza pastorale e attenzione alle persone. Nella lettera il vescovo ha invitato i sacerdoti, i diaconi e i religiosi, ma anche tutti i fedeli, ad accogliere il nuovo Vicario, che, come è noto, ha la stessa potestà ordinaria del vescovo, benché delegata.

One thought on “È don Jaroslaw il nuovo Vicario Generale della diocesi di Rieti”

  1. Lorenzo Blasetti

    Can. 475 – §1. In ogni diocesi il Vescovo diocesano deve costituire il Vicario generale affinché, con la potestà ordinaria di cui è munito a norma dei canoni seguenti, presti il suo aiuto al Vescovo stesso nel governo di tutta la diocesi.
    §2. Come regola generale, venga costituito un solo Vicario generale, a meno che l’ampiezza della diocesi o il numero degli abitanti oppure altre ragioni pastorali non suggeriscano diversamente.

    Il Codice di Diritto Canonico dice questo. Dunque: il raddoppio del Vicario Generale nella nostra “piccola diocesi” è dovuto ad “altre ragioni pastorali”. Quali? L’ecclesialità e la sinodalità (richiamata con forza da Papa Francesco) avrebbe richiesto che la nomina di un nuovo Vicario Generale “in aggiunta” passasse attraverso una seria riflessione da parte di tutta la comunità eccelsiale (stile Atti degli Apostoli) su queste “altre ragioini pastorali” ( e ce ne sono in abbondanza!) e non fosse relegata alla burcrazia di una lettera venuta da dove?
    Sia chiaro: il Vescovo ha il diritto di scegliere liberamente il Vicario Generale ma forse non sarebbe male per nessuno, neanche per un vescovo, ricordare un vecchio principo giuridico e morale: “quod omnes tangit ab omnibus tractari debet” (o nelle versione più stringente: ab ommibus probetur). Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, nella sua proposta morale, non si dimenticò di questo principio. Se non erro, vado a memoria, lui diceva: “ab ommnibus partecipandum est”). In ogni caso, al di là di questo saggio principio, c’è la Parola di Dio: At 1,15ss.

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