Giorno della Memoria

Il dovere di non dimenticare. Tanti studenti in Prefettura per il Giorno della Memoria

Il Giorno della Memoria a Rieti è stato celebrato il 25 gennaio nel Salone del camino di Palazzo del Governo, alla presenza delle massime autorità locali civili, militari e religiose.

È stato celebrato il 25 gennaio nel Salone del camino di Palazzo del Governo, il Giorno della Memoria, alla presenza delle massime autorità locali civili, militari e religiose.

Una commemorazione che ha visto la numerosa, consapevole e fattiva partecipazione degli studenti del Liceo Artistico “A. Calcagnadoro”, del Liceo Classico “M. Terenzio Varrone”, dell’Istituto per Geometri “Ugo Ciancarelli”, del Liceo Scientifico “Carlo Jucci” e del Liceo Linguistico, Scienze Umane, Economico Sociale e Musicale del Liceo Statale “Elena Principessa di Napoli” di Rieti.

A loro, il Prefetto Giuseppina Reggiani, nel suo indirizzo di saluto, ha voluto sottolineare l’importanza del Giorno della Memoria, previsto dal legislatore, proprio perché le giovani generazioni, che costituiranno la futura classe dirigente del Paese, non dimentichino mai quel tragico e oscuro periodo della nostra storia, bensì serva loro di monito affinché simili eventi non possano mai più accadere e comprendano pienamente i principi di uguaglianza e di pacifica convivenza contenuti nella Carta costituzionale, posti alla base di un sereno svolgersi della società civile.

L’invito al “dovere morale” di non dimenticare le atrocità dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per non essere indifferenti a quello che sta accadendo ai giorni nostri, è giunto anche dal Vescovo di Rieti Monsignor Domenico Pompili, dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale Mariano Calisse, dall’Assessore ai Servizi Sociali di Rieti Giovanna Palomba e dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giovanni Lorenzini, nei loro indirizzi di saluto.

È stato inoltre richiamato quanto affermato dal Presidente della Repubblica, sulla necessità di vigilare e combattere il male rappresentato da Auschwitz e dalla Shoah che, come un virus micidiale, è pronto a risvegliarsi non appena se ne ripresentino le condizioni.

La cerimonia è proseguita con la proiezione della toccante video-testimonianza di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz, con la lettura di testi sulla Shoah da parte degli studenti, scelti insieme con i loro docenti, e con l’esibizione strumentale e vocale degli allievi del Liceo Musicale “Elena Principessa di Napoli”.