Dora Castenetto (Teologa): il Card. Martini aveva «profonda sensibilità umana»

“La conoscenza e la vicinanza al cardinal Martini mi hanno aiutato ad apprezzarne la profonda sensibilità umana. Visto dall’esterno, poteva talora dare l’impressione di una persona che non si concedeva con facilità, ma non era così. Tutt’altro che distaccato, sapeva vivere una vicinanza sincera, affettuosa, ascoltare i problemi personali che gli venivano posti, avere espressioni di amicizia accolta e donata, con garbo e delicatezza, sempre con signorilità e squisita gentilezza”. Dora Castenetto, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, a lungo collaboratrice dell’Arcivescovo di Milano, intervistata dal Sir (clicca qui) ne sottolinea alcuni elementi del ministero ambrosiano, soffermandosi anche su qualche aspetto della personalità e del carattere. “Posso affermare che il card. Martini ha sempre vissuto con amore e con dedizione l’incontro con la sua diocesi, facendosi vicino alla gente e lasciandosi circondare dall’affetto, pur con la riservatezza del suo stile. Non si è mai sottratto all’ascolto e alla presa in carico dei problemi della diocesi, seguendo con cura eventi lieti o dolorosi”. Infine una sottolineatura su Martini e il laicato: secondo Castenetto, lo scomparso porporato “credeva moltissimo nei laici, uomini e donne, e confidava nella loro collaborazione, senza riserve, incoraggiandoli ad assumere compiti nell’ambito ecclesiale, sociale e politico”.