Dislessia: un disturbo da non sottovalutare

Nello “Spazio Famiglia” di Quattro Strade è attivo lo sportello informativo a cura dell’AID.

La dislessia è una problematica che colpisce il 3-4% della popolazione scolastica (fascia della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado), purtroppo ad oggi ancora poco conosciuta.

Nella provincia di Rieti sono state varie le segnalazioni di dislessia, una difficoltà che riguarda la capacità di leggere e scrivere in modo corretto e fluente non causata da deficit di intelligenza, sensoriali o neurologici. Si manifesta con una lettura scorretta e/o lenta spesso accompagnata a problemi nella scrittura: disortografia (errori come l’inversione di lettere e di numeri, es. 21 – 12, e la sostituzione di lettere, m/n; v/f; b/d) e disgrafia (cioè una cattiva resa formale) e nel calcolo (difficoltà ad imparare le tabelline, le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno). Non si tratta di un problema insuperabile ma, di una difficoltà che va affrontata con le appropriate strategie didattiche. I bambini dislessici necessitano di piani di studio individuali e personalizzati da attuare mediante misure compensative e dispensative quali pc, sintesi vocale, calcolatrice, tabella delle formule, tavola pitagorica, mappe concettuali, dizionario digitale; tempi più lunghi nelle verifiche, riduzione dei compiti, evitare la lettura a voce alta e l’apprendimento mnemonico.

Sarebbe utile effettuare uno screening preventivo nelle scuole per rilevare tempestivamente il disturbo, evitando in tal modo le frequenti etichette di pigro, svogliato, fannullone. Frasi inappropriate e umilianti (com’è che sei sempre l’ultimo a consegnare la verifica? Sbrigati un po’…) possono accentuare il grado di frustrazione del bambino con possibili ripercussioni sul suo sviluppo psico-fisico come: senso di inadeguatezza, incapacità, incompetenza e bassa autostima. Dalla mancanza di fiducia nelle proprie possibilità scaturisce un disagio psicologico che, nel tempo, può dare origine ad una elevata demotivazione all’apprendimento, inibizione, chiusura e aggressività. È opportuno sottolineare che la dislessia può essere diagnosticata a partire dalla fine della seconda elementare, mentre la diagnosi certa di discalculia può essere fatta solo alla fine della terza.

I dislessici hanno un diverso modo di imparare ma comunque imparano.

Lunedì 20 maggio in occasione della manifestazione “Rieti città amica dei bambini” è stato inaugurato in via Martiri delle fosse reatine lo “Spazio famiglie”. Si tratta di un punto di accoglienza, ascolto, sostegno e di incontro volto a valorizzare il nucleo familiare nel suo insieme. Realizzato con la collaborazione della ASL, associazioni di volontariato e degli istituti scolastici. Al suo interno operano diverse figure professionali quali: educatori, sociologi, psicologi, pedagogisti, assistenti sociali, mediatori familiari, medici specialisti.

Lo Spazio prevede attività di vario genere, svolte dal lunedì al venerdì, tra le quali: percorsi di promozione e arricchimento della genitorialità e della coniugalità, sostegno psicologico alla famiglia e al singolo, spazio di counselin e mediazione familiare, sportello antiviolenza, sostegno alle famiglie adottive, affidatarie e immigrate, attività laboratoriali, spazi gioco adulti-bambini e consulenze mediche specialistiche. In particolare il mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 11.30 è attivo lo sportello informativo sui disturbi specifici di apprendimento a cura dell’AID (associazione italiana dislessia).

La Sezione AID di Rieti organizza e promuove il 1° Campus di Informatica ”Impariamo insieme a far da soli” dal 26 al 31 agosto 2013 presso l’ Ostello Villa Franceschini, Contigliano.

Il Campus è rivolto a 16 studenti dislessici dell’ultimo anno della scuola primaria e secondaria di primo grado che desiderano iniziare un percorso verso l’autonomia nello studio.

Anche se la dislessia crea difficoltà in certe aree, i bambini dislessici hanno straordinarie potenzialità che la scuola deve valorizzare e far emergere. Fantasia, creatività, empatia sono caratteristiche comuni a molti dislessici che rivelano una particolare propensione per l’arte, ma anche per le nuove tecnologie, la scienza e l’ingegneria. Da Vinci, Picasso, Newton, Walt Disney, Napoleone, Mozart, Darwin, Einstein erano affetti da questo disturbo. Come afferma quest’ultimo: “Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido”.

Invitiamo i lettori interessati alla visione del film “Stelle sulla terra” diretto da Aamir Khan alluminante a riguardo.

http://www.youtube.com/watch?v=8pgG2lDl11k

Federica Confalone e Elena Paolessi