«Il discorso del vescovo è stato senza dubbio un contributo positivo». A commentare il “Discorso alla Città” del vescovo Domenico è l’assessore all’Ambiente del Comune di Rieti Carlo Ubertini, che riconosce come mons. Pompili abbia colto «scenari che vanno tutti cavalcati, in una alleanza in cui c’è bisogno del contributo di ciascuno. Soprattutto in questo momento di crisi morale e intellettuale, il contributo dell’istituzione Chiesa è quanto mai prezioso».
Delle parole del vescovo Ubertini condivide soprattutto l’impostazione “eco-sociale”: «l’idea di sviluppo che ha propone mons. Pompili punta ad una valorizzazione delle specificità locali, ma in una logica di collegamento. C’è da affermare l’identità locale, ma in un contesto di interdipendenza globale».
Una boccata d’aria fresca nel tempo della «desertificazione ideologica. Assistiamo ad una intercambiabilità anche dei programmi politici, che alla fin fine si differenziano per poco più di un’aliquota. L’unico fiore che nasce in questo deserto è quello dell’ambiente, che va declinato non in maniera settoriale, ma in modo integrale, come ecologia sociale, economica, umana».
«Su questo – conclude l’assessore – si può davvero costruire una solida allenza. Per questo continuo a sostenere l’idea di un Centro di Etica Ambientale condiviso tra Diocesi e Comune. Sarebbe una strada di rieducazione, di intervento nel dibattito pubblico, nella scuola, in città. Un motore di nuovo pensiero e di rinnovati valori».
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