Diritto allo studio disabili: messo a rischio da giustizia amministrativa

“Un gravissimo rischio per i diritti delle persone con disabilità arriva dalla Giustizia amministrativa. È lo stesso principio del diritto allo studio, che si riteneva definitivamente sancito dalla Corte Costituzionale, ad essere messo in discussione”. A denunciarlo è la Fish (Federazione italiana per il superamento dell‘handicap), che ricorda come “a sovvertire questa certezza giunge dapprima una sentenza del Tar Sicilia (369/2014)” e poi “una sentenza del Consiglio di Giustizia amministrativa (Cga) della Regione Siciliana” che conferma l‘indirizzo del Tar. In particolare, il Consiglio non solo nega il diritto al risarcimento per danni, ma mette in dubbio anche l‘assolutezza del diritto costituzionale all‘istruzione. “Al di là delle gravissime considerazioni verso la Corte costituzionale (‘forte caratura ideologica che ne ha accompagnato la sua rappresentazione politica e giuridica’), nella sostanza alcuni diritti non sarebbero ‘indiscutibili’, ma condizionati nella loro esigibilità dalla crisi finanziaria. Concretamente l‘amministrazione potrebbe quindi limitare il sostegno scolastico a causa della crisi finanziaria”, fa notare la Fish. 

Secondo il Consiglio “quello del sostegno scolastico paradossalmente è un compito della famiglia in cui lo Stato interviene in modo solo sussidiario. Quindi le famiglie potrebbero essere chiamate a farsene carico materialmente ed economicamente”. Ora “i primi effetti di tale sentenza già si fanno sentire: l‘Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo ha iniziato a notificare numerosi appelli avverso le sentenze del Tar Palermo con le quali già è stato riconosciuto il diritto all‘integrazione delle ore di sostegno e al risarcimento del danno”. “La prevedibile emulazione che tale grave sentenza innescherà sarà una rinnovata causa di esclusione di molte persone con disabilità. – commenta con preoccupazione Vincenzo Falabella, presidente della Federazione italiana per il superamento dell‘handicap -. È necessaria una forte sensibilizzazione dei Consigli forensi, una forte unità dei legali che fino ad oggi hanno seguito i contenziosi attivati da migliaia di famiglie, ma soprattutto è necessaria una adunanza plenaria del Consiglio di Stato per rendere omogenee le successive sentenze e per censurare le pesanti affermazioni del Consiglio di Giustizia siciliano. FISH agirà in tutte le sedi adeguate per rintuzzare questo violentissimo attacco contro i diritti civili”.