Delibere Popolari, Rieti Virtuosa: «A questo punto cosa accadrà?»

Sono state ufficialmente consegnate oggi al presidente del Consiglio comunale di Rieti, Gian Piero Marroni, le oltre 800 firme a sostegno delle 4 delibere di iniziativa popolare proposte dal Comitato promotore costituito dal Movimento civico Rieti Virtuosa insieme a Cittadinanzattiva e a Sabina in Movimento. Nel corso della conferenza stampa aperta al pubblico cui hanno partecipato, oltre a numerosi cittadini, anche il sindaco di Rieti, Simone Petrangeli, e diversi consiglieri comunali, è stato illustrato il contenuto delle delibere, strumento previsto dall’articolo 22 dello Statuto comunale per dar voce e concretezza alle proposte dei cittadini, che il Consiglio comunale di Rieti dovrà discutere e votare entro i prossimi 60 giorni. Le delibere presentate, scaricabili dal sito www.rietivirtuosa.it, riguardano i temi della scelta degli scrutatori per i seggi elettorali, della trasformazione di Asm e Sogea in un’unica azienda speciale, del guadagno di suolo e urbanistica, e della bonifica delle ex aree industriali con progetti europei correlati alla mobilità sostenibile.

La presidente del Movimento civico Rieti Virtuosa, Anna Paola Pitotti, ringraziando i tanti volontari e cittadini che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato, dimostrando il grande desiderio di partecipazione alla vita pubblica cittadina da parte della popolazione, ha ricordato l’intenso lavoro svolto nella redazione delle delibere, realizzate in modo da essere discutibili ed approvabili da parte del consiglio in quanto in linea con i dettami di legge ed adeguatamente strutturate.

A differenza dell’unico precedente esistente di delibera di iniziativa popolare presentata a Rieti, ossia quella della Coop Centro Italia per quanto riguarda il futuro dell’ex Zuccherificio, le 4 presentate oggi non muovono dal personale interesse economico dei promotori né si presentano in contrasto con gli strumenti di pianificazione comunale esistenti (nel caso della Coop il piano regolatore generale). Esse non sono quindi da vedere come “prova di forza, armi di pressione” sul consiglio comunale. “Il nostro approccio – ha spiegato Marco Giordani, tesoriere di Rieti Virtuosa – è completamente opposto. Noi abbiamo raccolto l’adesione alla proposta di 800 cittadini: quelli che servivano. Ci abbiamo messo 2 mesi, avremmo potuto continuare e fare conoscere di più le proposte. Ma non serviva perché siamo confidenti che queste proposte diventino delibere e che i tempi previsti vengano rispettati. Noi abbiamo promosso, tra i cittadini e tra coloro che si sono impegnati nella raccolta, delle proposte che potessero avere successo, perché non vediamo lo strumento dell’Articolo 22 dello Statuto come una contrapposizione al Consiglio, come un “riprendersi il potere”. Noi infatti crediamo sì nella partecipazione, ma nel contesto di una democrazia rappresentativa. Questo il senso del nostro proporci come un 34esimo consigliere comunale”.

A questo punto cosa accadrà? Il Presidente del Consiglio (Gianpiero Marroni) fisserà il termine, che non deve essere superiore a un mese, entro il quale deve essere concluso l’esame della Commissione. Dopo l’esame della commissione il progetto verrà sottoposto al voto del primo Consiglio Comunale utile, comunque entro due mesi dal deposito del progetto.