Covid

Decreto legge: green pass obbligatorio per scuola, università e trasporti

Via libera dal Consiglio dei ministri alle nuove norrme. Si punta sulla presenza in classe con l'obbligo di mascherina. I docenti senza certificato resteranno a casa e perderanno lo stipendio

Quella di oggi è stata una giornata calda sul fronte della lotta alla pandemia. Venerdì 6 agosto scattano le nuove regole sul certificato verde (o green pass) ma il governo oggi ha preso nuove decisioni per quanto riguarda, in particolare, i trasporti e le scuole. Per questo, dopo la riunione della cabina di regia, i ministri competentei hanno incontrato le Regioni per fare il punto. Nel pomeriggio si è riunito il Consiglio dei ministri ha dato via libera aldecreto legge che fissa nuove norme sul green pass.

Le novità del decreto legge sul green pass

SCUOLA

Nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri si prevede l’obbligo del certificato verde anche per gli studenti universitari e i loro professori. Lo stesso varrà anche per i docenti e il personale della scuola.

Professori e personale di scuola e università che non si doteranno di green pass saranno considerati assenti ingiustificati: a decorrere dal quinto giorno di assenza “il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”.

In quanto alle lezioni il governo vuole che le lezioni siano in presenza. Addio allora alla Dad (didattica a distanza). Resta l’obbligo di mascherine, fatta eccezione per i bambini di età inferiore ai sei anni, per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei predetti dispositivi e per lo svolgimento delle attività sportive e il distanziamento. Fino al 31 dicembre 2021 i presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e i Sindaci, “possono derogare, per specifiche aree del territorio o per singoli istituti, alle disposizioni di cui al comma 1 esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”.

Per questo il governo ha stanziato per gli Enti locali altri 200 milioni, che si aggiungono ai 70 già previsti con il Dl Sostegni bis, per interventi di edilizia leggera, affitti e noleggi di nuovi spazi e aule. Il punto centrale, che sta a cuore a tutti, è la ripresa del nuovo anno scolastico in presenza: la chiusura sarà prevista solo in casi “eccezionali”.

TRASPORTI

Dal 1° settembre ci sarà anche l’obbligo della certificazione sui treni a lunga percorrenza e per i traghetti tra regioni diverse.
Resteranno esenti i trasporti all’interno della stessa regione. La capienza sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza (treni e bus)
passerà dal 50 all’80 per cento. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro.

Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali.

ALBERGHI

Nel decreto non c’è una norma specifica ma il Cdm ha confermato quanto già previsto: i clienti che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso all’interno delle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Per i centri benessere degli alberghi, invece, il pass servirà come stabilito dal decreto di luglio.

SPORT

Il Consiglio dei Ministri ha anche accolto le richieste del mondo del calcio dando mandato al Dipartimento per lo Sport di dare le linee guida per la presenza effettiva del pubblico al 50% con modalità a scacchiera e con Green Pass all’interno degli impianti all’aperto. Inoltre per i palazzetti al chiuso la capienza aumenterà dal 25% al 35%.

QUARANTENA VACCINATI E REITHERA

La cabina di regia tra i capigruppo di maggioranza ha anche dato il via libera ad altri due provvedimenti. Il primo riguarda la
quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale ed entra in contatto con un positivo al Covid: dovrà rimanere in isolamento
non più 10 giorni ma sette, al termine dei quali dovrà fare un tampone. Un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza
definisce invece la procedura per chi fatto la sperimentazione con il vaccino di Reithera e ha avuto una o due dosi di quel
farmaco: ci sarà un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione valida fino al 30 settembre. A rilasciare il certificato sarà il medico responsabile del centro dove è stata fatta la somministrazione.

SAN MARINO

Un’esenzione è prevista dal decreto anche per i cittadini residenti a San Marino, dove la maggior parte della popolazione è vaccinata con Sputnik, il farmaco russo non riconosciuto dall’Ema. Per loro è prevista l’esenzione fino al 15 settembre.

La cabina di regia: trasporti, scuola, quarantena​, giovani

In mattinata però a Palazzo Chigi si è riunita la “cabina di regia”. Alla riunione, presieduta dal premier Mario Draghi, erano presenti i capidelegazione della maggioranza: Stefano Patuanelli, Dario Franceschini ( che prende il posto di Andrea Orlando impegnato in altre iniziative istituzionali) Maria Stella Gelmini, Roberto Speranza, Massimo Garavaglia (che prende il posto di Giancarlo Giorgetti impegnato al G20 di Trieste), Elena Bonetti. Inoltre alla riunione sono arrivati anche il titolare delle Infrastrutture e Trasporti Enrico Giovannini, il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli e, in rappresentanza del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli.

Al termine dell’incontro è emerso che la cabina di regia ha concordato per il green pass obbligatorio per il personale della scuola, ma anche per gli studenti universitari, alla ripresa dell’anno accademico. Sempre per quanto riguarda la vaccinazione obbligatoria resta aperta la discussione in merito agli studenti delle superiori con più di 16 anni.

Sempre per quanto riguarda gli studenti i tamponi per quelli delle scuole secondarie avranno prezzi calmierati. È questo almeno l”orientamento emerso. L’ipotesi della gratuità dei test anti-Covid, spiegano fonti di governo, è stata scartata perché avrebbe potuto disincentivare i più giovani a immunizzarsi.

Accordo in cabina di regia sul green Pass per i trasporti su lunga percorrenza. La misura, spiegano fonti di governo, entrerà in vigore il 1 settembre anche se durante la cabina di regia si è valutato di anticipare l’inizio della sua attuazione al 20 agosto. Il certificato verde, sui traghetti, non sarà necessario per i viaggi intra-regionali. È ancora in discussione se escludere dall’obbligo i traghetti che attraversano lo Stretto di Messina. Per quanto riguarda gli autobus i contorni dell’obbligatorietà del Green Pass sono in via di definizione: l’ipotesi è che valga per i viaggi in autobus che attraversano due Regioni.

Si va verso l’aumento della capienza dei trasporti a lunga percorrenza, a cominciare dai treni. Nel corso della cabina di regia l’orientamento emerso è quello di aumentare la capienza dal 50% all’80% dei posti disponibili.

Altro tema quello dela quarantena per chi abbia completato il ciclo vaccinale, in caso di contatto con un positivo al Covid, durerà sette giorni invece di dieci. È l’orientamento che emerge dalla cabina di regia di governo sul Covid. I nuovi termini dovrebbero essere indicati da una circolare del ministero della Salute: la quarantena potrà terminare al settimo giorno, dopo tampone negativo.

Una campagna vaccinale “straordinaria” per la fascia di età tra i 12 e i 18 anni sarebbe allo studio del governo: l’ipotesi è accelerare le vaccinazioni anche togliendo l’obbligo di prenotazione per i ragazzi. È l’orientamento che, a quanto si apprende da fonti governative, emerge dalla cabina di regia di questa mattina a Palazzo Chigi.

I clienti degli alberghi che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso nelle strutture non dovranno utilizzare il green pass. Lo ha deciso, secondo quanto si apprende da fonti di governo, la cabina di regia tra i capigruppo della maggioranza confermando quanto già previsto dal decreto precedente

Tamponi rapidi a prezzo ridotto per gli under 18​

Tamponi rapidi in farmacia ad 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e a 15 euro per tutti gli altri italiani. È quanto stabilisce il protocollo d’intesa predisposto dal Commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo d’intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite.

da avvenire.it