Covid

Decreto in vigore, le novità. Cinema e teatri, verso capienza all’80%

Dal 15 ottobre obbligo di pass verde per tutti i lavoratori, pubblici e privati. Per chi non l'avrà, non ci sarà la sospensione: saranno "assenti ingiustificati" ma non perderanno il posto

Il governo incassa alla Camera la fiducia sul decreto ‘Green pass 2’, mentre prepara un allentamento delle restrizioni per cinema, teatri, stadi e, forse, anche per le discoteche. Una misura attesissima dal mondo dello spettacolo e dello sport.

Intanto il testo definitivo dell’ultimo decreto varato, dopo la controfirma del Quirinale arrivata ieri sera, è oggi in Gazzetta Ufficiale. Si tratta del provvedimento che introduce l’obbligo di esibire l’attestato, dal 15 ottobre, a 23 milioni di lavoratori. Rispetto alle bozze, viene eliminata ogni differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e privati, come aveva chiesto i giuslavorista Pietro Ichino che aveva esplicitamente parlato di «un errore», e non scatta più la sospensione: il lavoratore, pubblico o privato, che sia privo di Green pass è considerato “assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”.

Per gli spettacoli a preannunciare l’arrivo di regole meno severe è stato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. «Il governo ha preso un impegno preciso e il 30 settembre ci sarà una valutazione: credo che ci saranno le condizioni per procedere a un ampliamento delle capienze per teatri e cinema – ha detto ieri l’esponente di Noi con l’Italia –. Credo ci possa essere una tappa intermedia sull’aumento che può prevedere un 75-80%, per poi guardare nelle settimane successive all’obiettivo del 100%».

La decisione non è ancora definitiva ma l’andamento della campagna vaccinale e l’impiego sempre più vasto del pass spingono alla parziale riapertura. Se l’andamento della pandemia non mostrerà segnali di riacutizzazione, il via libera potrebbe scattare dalla metà del mese prossimo.

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia (Lega), chiede di portare la capienza direttamente all’80% auspicando che il decreto arrivi «a breve» senza ulteriori passaggi. Nei giorni scorsi invece i titolari della Sa- lute, Roberto Speranza (Leu), e quello della Cultura, Dario Franceschini (Pd), hanno affermato che le decisioni saranno prese dopo un parere favorevole del Comitato tecnico scientifico, che potrebbe essere chiamato a pronunciarsi la prossima settimana, quando saranno disponibili i primi dati sui contagi a due settimane dalla riapertura delle scuole. Quella che l’anno scorso coincise con l’avvio di un nuova drammatica ondata epidemica. Ma stavolta il 70% degli over 12 è vaccinato e il 5% circa in attesa delle seconda dose.

Negli ultimi giorni sono stati molti gli appelli lanciati da dirigenti sportivi, attori, cantanti e registi per mettere all’ordine del giorno la questione, che oltre a cinema e teatri riguarderà anche palazzetti dello sport e stadi, tanto per eventi sportivi che culturali. A beneficiare delle nuove misure potrebbero essere anche le discoteche, tuttora chiuse. «A fine mese daremo una risposta anche su questo – ha osservato Costa –: l’importante è creare condizioni per riaprire e nelle discoteche si può anche iniziare con una capienza del 75% con il Green pass». Sul decreto-bis intanto, quello varato ad agosto e che ha previsto l’obbligo del pass nelle scuole e sui mezzi di trasporto non locali, ieri l’esecutivo ha ottenuto la fiducia con 413 voti favorevoli, 48 no e un astenuto. Nel voto tra i leghisti, 80 hanno detto sì, ma 52 erano assenti, dei quali 41 ingiustificati. Un segnale politico di disagio. Nelle dichiarazioni l’esponente leghista Rossana Boldi ha detto di voler «porre problemi per trovare soluzioni»: «Ricordiamo la promessa di non aumentare in nessun modo le tasse, i cantieri da aprire e i costi dell’energia. Parliamo di questo». Tra le novità che sono state introdotte durante l’esame del dl a Montecitorio c’è l’estensione da 48 a 72 ore della validità del certificato verde se ottenuto dopo un test molecolare. Nel testo, che passa al Senato, sono confluite anche le norme varate il 10 settembre scorso relative all’obbligo di pass per tutti coloro che entrano negli edifici scolastici e quello di vaccinazione per i lavoratori delle Rsa.

da avvenire.it