De Ambrosi della Npc giovanile: «intrapresa la strada giusta, continueremo così»

Dopo il grande successo della 13° edizione del Torneo Internazionale della Befana, incontriamo uno degli organizzatori nonché responsabile del settore giovanile della Npc, Gianluca De Ambrosi.

Gianluca, non possiamo non iniziare parlando di una straordinaria edizione del Torneo della Befana.

Siamo molto contenti del Torneo, abbiamo raggiunto numeri maggiori rispetto agli scorsi anni c’è stata grande soddisfazione da parte dei partecipanti. Le strutture reatine sono state molto accoglienti e tutti i ragazzi sono rimasti entusiasti. Lo staff ha raggiunto un livello organizzativo decisamente alto in questa edizione. Così come alto è stato il livello qualitativo delle partite, con match belli ed interessanti. Abbiamo unito l’alto livello tecnico alla possibilità di conoscere ragazzi e realtà diverse, una fra tutte quella del «Tam Tam» (progetto di Massimo Antonelli che si pone l’obiettivo di generare un impatto positivo sulla vita dei ragazzi e sullo sviluppo delle comunità immigrate attraverso la pallacanestro).

Tra le 59 squadre scese in campo c’erano ovviamente anche le squadre della Npc Willie e la Willie che hanno ottenuto ottimi risultati.

Le squadre sono andate molto bene, tre di loro sono arrivate in finale: il team dei 2008 di Gianluca Tilli, in finale contro la squadra austriaca, l’under 13 di Ruggieri, battuti dall’Armani Jeans Milano e l’under 16, di cui sono il coach, che ha vinto contro Imola aggiudicandosi il Torneo nella sua categoria. Oltre a loro anche gli altri, come la squadra femminile, si sono comportati benissimo, a riprova di una grande crescita del movimento.

In cosa consiste il progetto di sviluppo del settore giovanile?

Lavoriamo da molti anni per avere un sempre maggior numero di partecipanti e per dare più possibilità ai ragazzi di giocare. Stiamo raccogliendo i frutti di anni di lavoro anche se ovviamente c’è ancora molta strada da fare. L’obiettivo è, con la costruzione del campo per le giovanili a Contigliano, di aumentare la qualità dei nostri gruppi e, come si dice in gergo, «fare foresteria». Il reclutamento avverrà a livello italiano e straniero ed il progetto, che prenderà vita il prossimo anno, comprenderà anche un’evoluzione dal punto di vista organizzativo. Un progetto a lungo termine quindi, che anno dopo anno fa piccoli passi per formare nuovi giocatori anche per le prime squadre.

Un progetto a tutto tondo che coinvolge anche la formazione degli allenatori?

Siamo molto soddisfatti dei nostri allenatori, dal minibasket all’agonistica ed il progetto coinvolge anche loro, soprattutto la società vuole creare una nuova generazione di allenatori che ha voglia di intraprendere questa strada, ne sono un esempio Lorenzio Vio, che quest’anno ha diretto da capo allenatore l’under 18 e Andrea Auletta, giocatore della Serie C, che ha iniziato quest’anno il percorso da allenatore. Inoltre da alcuni anni abbiamo preso un preparatore atletico per il settore giovanile, Simone Passacantando, ormai un punto di riferimento per tutte le squadre.

Da responsabile della Npc Willie e da allenatore, come vedi l’inizio di questo nuovo anno?

Da responsabile, credo che abbiamo intrapreso la strada giusta. In campo con i ragazzi mettiamo professionalità e passione; dobbiamo continuare così. La strada è lunga e anche se faremo errori saranno da insegnamento per poi migliorare. Inoltre abbiamo rafforzato la collaborazione con la Willie, da quest’anno abbiamo linee guida condivise, sia tecniche che comportamentali. Andando tutti nella stessa direzione, gli obiettivi si raggiungeranno più facilmente.

Da allenatore, non posso che essere soddisfatto sia dell’under 15 elite che dell’under 16 eccellenza. I ragazzi sono amici prima che compagni di squadra e in campo questo è evidente. Stanno crescendo quotidianamente ed il Torneo come il Campionato ne sono la riprova.