D’Antonio: Schneider sacrifica 200 lavoratori al profitto

Il segretario della Fiom di Rieti commenta su Facebook l’incontro sulla Schneider tenutosi ieri al Ministero dello Sviluppo Economico: «La cosa più assurda di questa vertenza è che si vuole chiudere un’azienda che negli anni ha dimostrato efficienza e capacità, rispondendo sempre agli obiettivi che gli dava il gruppo. E questo lo fa non un gruppo che è in crisi o in perdita, ma un gruppo che ha visto in questi anni aumentare sempre di più i propri profitti. Lo fa non per recuperare le perdite ma per aumentare i profitti».

«Ritengo questa cosa vergognosa ed assurda – aggiunge il sindacalista – il futuro dei 200 lavoratori reatini deve essere sacrificato dietro la logica del profitto e del mercato che dettano le multinazionali. Bisogna spezzare questa spirale perversa che non tiene conto più da anni delle lavoratrici e dei lavoratori. La riconferma oggi della Schneider di voler chiudere lo stabilimento di Rieti è proprio l’esempio più eclatante di tutto ciò».

«È evidente quindi – conclude D’Antonio – che oggi diventa ancor di più importante ed urgente un’intervento diretto da parte del Governo italiano, richiamando la multinazionale francese ad una responsabilità sociale verso i lavoratori di questo nostro Paese. Siamo sicuri che nelle stesse condizioni il gruppo non si sarebbe mai permesso di fare una cosa del genere in Francia e questo non gli deve essere permesso neanche nel nostro Paese».