D’Antonio: assurde difficoltà per il prestito sociale. Le istituzioni intervengano sulle banche

«Quello che sta accadendo con il prestito sociale, strumento utilizzato come anticipo per la cassa integrazione visto i tempi dell’approvazione da parte del Ministero, è assurdo».

Lo sfogo è del segretario Fiom di Rieti Luigi D’Antonio. Sui social network spiega che «Ci sono lavoratori ai quali non viene concesso questo anticipo perché magari risulta che in passato non hanno pagato alcune rate o bollette. È chiaro che se i lavoratori avessero preso subito lo stipendio o la cassa integrazione, avrebbero pagato ed infatti il prestito serve proprio per far fronte a questi problemi. Quindi il prestito non viene concesso e le rate e le bollette rimangono in sospeso, diciamo come il cane che si morde la coda».

«Addirittura – prosegue il sindacalista – mi viene segnalato un caso in cui, pur avendo pagato tutto, anche se in ritardo, la banca non concede il prestito perché bisogna avere “tutto pulito” almeno per un anno». Un vero e proprio paradosso chiamato «prestito sociale» proprio perché «utile per far fronte a questi problemi».

«Vista la situazione venutasi a creare – conclude D’Antonio – invitiamo le istituzione e gli altri sottoscrittori dell’accordo a sollecitare la Banca per trovare una soluzione. Non si possono lasciare lavoratrici e lavoratori per mesi senza né stipendio, né cassa integrazione».