Ha guardato al quinto anniversario del terremoto del 2016 il vescovo Domenico, in occasione della Santa Messa della domenica trasmessa in diretta da Rai Uno dalla chiesa di San Francesco in Leonessa. Una chiesa e una comunità a loro volta ferite dal sisma del 24 agosto, ma anche avvezze, come quelle dell’altopiano Amatriciano, a «ricominciare daccapo». Perché l’evento avverso è solo l’ultimo di una serie, ma «ogni volta è stata l’occasione per mettere più al sicuro le sue radici e restituire ai suoi abitanti una possibilità di vita diversa». Una forza d’animo che ha fatto dei paesi dell’Appennino centrale «la spina dorsale» dell’Italia, e dunque c’è da pregare che ciascuno «possa ancora una volta rialzarsi dalle proprie macerie ed aprirsi ad una nuova stagione più sostenibile e gravida di futuro». Un obiettivo è importante, che si può raggiungere se sì è capaci di guardare anche più in là.