Dalla Regione 9 milioni di euro per interventi in favore dei malati di sclerosi laterale amiotrofica

Nove milioni di euro per un programma di interventi in favore delle persone affette da Sla. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta Polverini, che dà attuazione alle risorse attribuite alla Regione Lazio dal Ministero del Welfare per la realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali sulla sclerosi laterale amiotrofica.

«Si tratta di un programma articolato di azioni – dichiara la presidente Renata Polverini – nato da un lungo lavoro di confronto tra l’Assessorato alle Politiche sociali e Famiglia e diversi soggetti del settore, come l’Asp e il referente regionale al Tavolo nazionale delle malattie rare, i maggiori centri regionali di riferimento come il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, insieme alle principali associazioni nazionali e regionali. È fondamentale, infatti, non solo creare una rete di collaborazione tra professionalità sanitarie e sociali, per una maggiore integrazione, ma promuovere inoltre sinergie con il terzo settore e il mondo del volontariato, i quali in questi anni hanno sviluppato importanti competenze nel campo. Competenze che intendiamo valorizzare, perché è solo attivando questa partecipazione che possiamo migliorare in qualità, quantità e appropriatezza le risposte sugli effetti sociali della Sla».

Nel dettaglio, il programma regionale si articola in quattro diverse azioni. La prima riguarda l’assegnazione di assegni di cura per garantire assistenza per un numero di ore corrispondente alle differenti criticità fino a 24 ore su 24, mentre la seconda prevede la realizzazione di una prima ‘isola di sollievo’. Una struttura socio-sanitaria dove accogliere per brevi periodi la persona affetta da Sla o nel passaggio dall’ospedale al domicilio o nei casi in cui i familiari improvvisamente non possono provvedere all´assistenza. A queste due azioni si affiancheranno la formazione di nuovi operatori, attività di informazione rivolte ai familiari e ai medici di famiglia e un processo di monitoraggio sui servizi e i bisogni, per standardizzare gli interventi sul territorio, mettere a regime il registro regionale delle persone con Sla e ottimizzare le risorse.