Ottocentenario Francescano

Dal Papa il coordinamento per l’VIII centenario francescano, che si apre nel 2023

Il 31 ottobre papa Francesco riceverà in udienza l’organismo che curerà le celebrazioni per l’ottocentesimo anniversario della morte di san Francesco D’Assisi, dal 2023 al 2026. Alla vigilia dell’incontro, i protagonisti dell’iniziativa spiegano lo spirito del percorso che fonde in modo sinergico le diocesi di Assisi, Rieti e Arezzo e la famiglia francescana

L’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi rappresenta una grande occasione di evangelizzazione. Lo ribadisce il coordinamento ecclesiale che supporterà le celebrazioni per la ricorrenza in una nota diramata in vista dell’udienza concessa da Papa Francesco nella mattinata di domani in Vaticano. Un appuntamento denso di significato per i circa 300 partecipanti all’appuntamento che hanno già cominciato a lavorare, malgrado i festeggiamenti culmineranno nel 2026, quando il 3 ottobre verranno ricordati gli 800 anni dalla morte del Poverello. “Nel 2023 si ricorda l’anniversario del primo presepe e della regola bollata”, spiega in una intervista a Telepace il neovescovo di Verona monsignor Domenico Pompili incaricato dalla CEI per il centenario.

Il lancio delle celebrazioni nel novembre 2021 a Greccio

È stato proprio il presule, il 29 novembre 2021 a Greccio, quando era alla guida della Chiesa di Rieti, a lanciare ufficialmente l’iniziativa assieme all’allora vescovo di Arezzo monsignor Riccardo Fontana (a fine novembre l’insediamento in diocesi di monsignor Andrea Migliavacca) e a quello di Assisi monsignor Domenico Sorrentino, che ha svolto un ruolo fondamentale nella preparazione delle celebrazioni. “Ci sono anche i ministri generali degli ordini francescani riuniti in un comitato specifico”, sottolinea quest’ultimo richiamando inoltre la funzione dei responsabili dei santuari del centro Italia. Si tratta di luoghi chiave nella biografia del santo d’Assisi, come i quattro centri della valle reatina – Fonte Colombo, Greccio, Foresta e Poggio Bustone – e La Verna, in provincia, di Arezzo dove il Poverello ricevette le stimmate.

Un cammino tra Lazio, Umbria e Toscana, nel nome di Francesco

Il cammino attraversa, dunque, tre Regioni – Lazio, Umbria e Toscana – nella speranza di rilanciare il pensiero francescano nella dimensione contemporanea anche al di là dei confini nazionali. “Mettere questi diversi territori non in competizione, ma in conversazione”, è l’obiettivo delle iniziative, ribadisce monsignor Pompili, accanto a quello di coinvolgere i fedeli. Il vescovo di Assisi mette l’accento sull’opzione evangelizzatrice legata al carisma francescano, che si riflette nella scelta radicale del Vangelo, nella vita fraterna, nella povertà, nel servizio ai poveri e nella promozione della pace. “Francesco è il santo che può aiutarci”, spiega Sorrentino guardando alla necessità odierna di riparare la Chiesa e la nostra casa comune. “Riparare e non rottamare”, aggiunge il vescovo di Verona ricordando l’azione sinergica alla base del lavoro del coordinamento ecclesiale.

Il web per unire tutte le celebrazioni, anche all’estero

Parallelamente, infatti, sono stati costituiti diversi comitati: da quello governativo, in corso di costituzione, a quello della famiglia francescana, che guarda in modo particolare alla dimensione internazionale. In questo caso si vuole affiancare tutte le realtà francescane sparse nel mondo – che non avranno la possibilità di frequentare i santuari in Italia – per consentire l’adeguata celebrazione dei centenari all’estero. “A gennaio 2023 lanceremo un nuovo sito web gestito interamente dalla famiglia francescana”, annuncia il coordinatore fra Cesare Vaiani, definitore generale dell’ordine dei Frati Minori. Il portale conterrà la cronaca dei vari eventi nonché i sussidi spirituali che sono già in circolazione. “Tali testi – precisa il religioso – sono tradotti in undici lingue tra le quali anche l’arabo e il cinese”.

(da Vatican News)