Gemellaggi

Da Caleruega a Rieti nel segno di san Domenico di Guzman

Intenso e significativo il momento di preghiera vissuto nella chiesa del monastero domenicano di Sant'Agnese tra la comunità delle suore e i pellegrini spagnoli giunti a Rieti da Caleruega

Intenso e significativo il momento di preghiera vissuto il pomeriggio nella chiesa del monastero domenicano di Sant’Agnese tra la comunità delle suore e gli oltre cinquanta pellegrini spagnoli giunti a Rieti nel pomeriggio di mercoledì 18 settembre.

Si tratta di uno dei primi frutti del rinnovato gemellaggio di Rieti con la cittadina di Caleruega, un piccolo paese spagnolo che vide la nascita in terra di un grande santo, Domenico di Guzman.

Caleruega condivide con Rieti vicinanza con il domenicani visto che la sua nascita al cielo fu proclamata proprio a Rieti, nel luglio del 1234, quando il santo fu canonizzato da Papa Gregorio IX.

Il gruppo dei pellegrini, guidati da don Luis Miguel e don Diego, è stato accolto da monsignor Domenico Pompili davanti al presepe esposto sotto gli archi del Vescovado, sperimentando così, da subito, un clima di amicizia e simpatia nel segno di quel comune sentire spirituale che lega tutti i credenti.

La visita alla Cattedrale e successivamente alla monumentale chiesa di San Domenico, che ha visto il coinvolgimento della consigliera Letizia Rosati, sono state importanti occasioni per apprezzare alcuni importanti elementi architettonici e aspetti culturali caratterizzanti la realtà reatina.

Nel corso della celebrazione eucaristica presso il monastero di Sant’Agnese, è stato donato a ciascun pellegrino un Tau Francescano e una brochure che ricorda la presenza dei quattro santuari francescani della Valle Santa reatina.

Accompagnati dal consigliere Fabio Nobili e da alcuni membri del comitato gemellaggi del comune di Rieti, gli amici spagnoli hanno avuto modo di percorrere anche alcune strade del centro storico e apprezzare il limpido fiume Velino, prima di ripartire per Assisi.

All’incontro erano presenti anche dei componenti del comitato gemelaggi di venti anni fa, segno evidente del valore della continuità e della loro felice e profetica scelta.