Crisi dell’industria, Melilli: è l’ora di un linguaggio di verità

[audio https://www.frontierarieti.com/wordpress/audio/Ripartire-Dal-Nucleo-Industriale-Intervento-Fabio-Melilli.mp3 ]

 

«Quando la Chiesa ci invita io credo che dobbiamo fare ancora di più uno sforzo per parlare un linguaggio di verità. Io lo farò consapevole di essere oggi il rappresentante di un sistema che è il bersaglio, l’obiettivo, che è naturalmente il luogo in cui si sfoga la protesta. Sono consapevole del mio ruolo, però penso che se ci diciamo le cose con franchezza forse facciamo un favore a tutti noi».

Ha parlato mestamente l’on. Fabio Melilli di fronte ai lavoratori. Ma l’incontro promosso dalla Diocesi di Rieti ieri mattina nella sala convegni dell’ASI, non dev’essere stato semplice per nessuno. Nell’aria c’era tutto il peso della situazione. Il tempo delle promesse è evidentemente finito e in qualche modo i nodi vengono al pettine.

I temi, ovviamente, sono quelli della profonda crisi industriale del territorio. I nomi sono Ritel, Schneider e Solsonica. Hanno problemi diversi, ma anche il comune dramma del lavoro che si perde dentro crisi sempre più complesse, talvolta quasi indecifrabili. E con sempre meno possibilità di metterci le mani da parte di tutti.

Ai presenti l’onore delle armi: si sono presentati davanti ai lavoratori. Pur non avendo molto da offrire ci hanno messo la faccia e hanno accettato il confronto.

«Chi assume un ruolo pubblico ha il dovere di esserci a prescindere dalle convenienze del momento. Ecco, io continuo a starci, nella consapevolezza che non c’è il salvatore della patria» ha spiegato Melilli, cercando di fare l’unica cosa possibile: ricostruire le vicende, fare il punto della situazione, ammettere gli errori e dire quali possibilità sono realisticamente praticabili. «Io penso che dobbiamo rimettere in fila le cose, decidere quello che dobbiamo fare, dove dobbiamo spendere tutte le energie che abbiamo. Quello che non abbiamo, non l’abbiamo: siamo una terra piccola».

L’unico alleato affidabile, al momento, sembra essere il presidente della Regione Zingaretti. Ci sono gli 800 milioni di investimenti che l’Unione Europea ha destinato al Lazio per le aree interne. «Ci accontenteremmo delle briciole» ha detto pragmaticamente Melilli. Una lavoratrice l’ha rimproverato: «Non vogliamo le briciole, vogliamo ciò che ci spetta». Ma davvero non ce la sentiamo di dare torto a nessuno dei due.

2 thoughts on “Crisi dell’industria, Melilli: è l’ora di un linguaggio di verità”

  1. Marco Giordani

    “cercando di fare l’unica cosa possibile: ricostruire le vicende, fare il punto della situazione, ammettere gli errori [..]”
    Non ero presente al convegno. Questa ricostruzione e questa ammissione degli errori è già cominciata? O è rimandata al prossimo convegno?

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