Cotral, integrazione ferro-gomma: i sindacati vicini allo sciopero

FILT CGIL, FIT CISL e UIL TRASP territoriali, unitamente alle RSU del deposito Cotral di Rieti, «a fianco di lavorati, cittadini e utenti, ribadiscono la netta contrarietà alla limitazione del servizio bus diretto Rieti/Roma presso la stazione ferroviaria di Fara Sabina».

«Ancora in attesa di una convocazione da parte del Direttore di Esercizio di Cotral SpA, facendo seguito alle note inoltrate il 5 agosto ed il 5 settembre, annunciano l’apertura della seconda fase delle procedure di sciopero già comunicata in data 24 settembre alla Regione Lazio ed ai Responsabili Cotral SpA» spiegano i sindacati, che aggiungono: «Nonostante il parere contrario dei pendolari (manifestato peraltro in una nota comune inviata con le organizzazioni sindacali), si leggono ancora articoli poco rassicuranti in merito al collegamento futuro con la capitale esercito da Cotral SpA. Nessuno è favorevole a questo “sciagurato progetto” ma rimane il più assoluto silenzio, nessuna presa di posizione da parte delle istituzioni locali e della politica forse distratta».

«Strano che il programma elettorale dell’On.le Zingaretti di integrazione Ferro-Gomma si realizzi su di una tratta in cui l’unica relazione è quella su gomma che richiederebbe viceversa investimenti in termini di mezzi nuovi e velocizzazione attraverso l’uso dell’Autostrada; ancora più strano appare che questo taglio di servizio si realizzi nel territorio più debole mentre nelle altre province cugine si mantengono collegamenti diretti con Roma sia con la ferrovia (nel caso di Viterbo tripla) che con i bus Cotral. Interrompere l’unico vettore di collegamento con la capitale a Fara Sabina, con costi economici similari se non addirittura aumentati – insistono da Filt, Fit e Uil Trasp – risulta essere al di fuori di ogni logica».

Le scriventi organizzazioni sindacali, in attesa di una convocazione ufficiale, si domandano «le ragioni vere per cui la Regione Lazio ed i vertici di Cotral SpA insistono ancora su tale progetto. L’intenzione di disastrare ulteriormente un’intera collettività, già sofferente per la crisi e la carenza di posti di lavoro e costretta a viaggiare tutti i giorni verso la capitale, merita sicuramente più attenzione da parte di chi, colpevolmente, se ne disinteressa».