Costini: «Va tutto bene madama la marchesa…»

La paralisi amministrativa e politica del comune di Rieti ha oramai raggiunto il limite del paradosso. Mentre il neo presidente del consiglio Renzi ha inaugurato una nuova stagione politica, per così dire smart, fatta di annunci, provvedimenti improvvisi, anche a costo di far saltare gli equilibri e maggioranze, il centrosinistra reatino ha assunto sempre più le fattezze di un pachiderma statico.

Ma quello che lascia ancora più perplessi è che sembra che la città non si accorga di nulla! Proviamo a fare un quadro d’insieme: da oltre un mese è di fatto in corso un braccio di ferro tra PD, partito di maggioranza relativa, ed il sindaco, i cui contenuti sono però ignoti ai più; contemporaneamente l’assessore al bilancio, autore delle finanziarie lacrime e sangue se ne è andato “per motivi familiari”, lasciando la nostra città priva delle sue “indiscusse?” capacità professionali e del suo cagnolino; l’assessore all’urbanistica, già mega assessore ai lavori pubblici ed urbanistica, regista del nuovo corso di sviluppo della città, è inquisito e da allora è sparito dalle cronache cittadine; gli altri assessori sembrano scontrarsi su tutto, dal personale alla municipale, al mattatoio.

Fin qui potrebbero essere semplici (o complicate dinamiche) politiche, lotte di poltrone per così dire, ma il vero buco nero è l’attività progettuale. Ad oggi le uniche realizzazioni concrete di questa maggioranza sono rappresentate dal raddoppio della Palmiro Togliatti, opera progettata e finanziata dal centrodestra; per il resto: sui PLUS pare che i cantieri siano appaltati, e che i lavori dovrebbero cominciare, ma la scadenza del settembre 2015 è incombente; sullo zuccherificio rinvii, riunioni, nessuna decisione; sul Terminillo idem; sulla Rieti-Torano nessuna notizia; sull’alberghiero aspetteremo credo che decida il tribunale; sui PRINT, niet, a parte quello di Pezzopane a Vazia; il PRG è diventato una specie di racconto di fantascienza.

Ed intanto la situazione occupazionale è drammaticamente compromessa; gli impianti sportivi, un tempo fiore all’occhiello della città, sono al collasso, al punto che non si accendono i riscaldamenti; il degrado urbano è a livello da terzo mondo; la sicurezza della città è a livelli di guardia, con episodi di vandalismo mai conosciuti nella nostra comunità; tralasciamo la situazione economica. Un quadro di crisi profonda, aggravata dall’assoluta inerzia di chi dovrebbe essere deputato a cercare soluzioni.

Ma a Rieti tutto tace, il problema sono le turbolenze del centrodestra, e andiamo avanti madama la marchesa!